Era ora. Dopo aver dato prova di tendenze social-cristiane degne di Fanfani, finalmente Bush si ricorda dell'altra meta' del GOP, quella che ha il piccolo particolare di aver trasformato il Partito Repubblicano in un partito vincente, dopo mezzo secolo di calci nei denti da parte dei (social)democratici.
La decisione della sul caso Kelo v. City of New London di fatto concedeva agli enti locali poteri di esproprio simili a quelli italioti - teoricamente illimitati; difatti, il caso trattava di proprieta' fondiarie ed immobiliari espropriate per un progetto di "riqualificazoine urbana, simili a quelli che vengono normalmente condotti in Italia. Nessuno, tuttavia, s'interroga da noi perche' un municipio abbia il diritto di pagarti una miseria e portarti via casa per costruire un centro culturale, mentre negli USA sono tanto retrogadi da offendersi per uin trattamento del genere: la potesta' di espropriare beni di proprieta' privata e' sempre stato uno dei maggiori problemi di un assetto giuridico; liberale: puo' essere la extrema ratio contro le rendite parassitarie e per forzare la mano a proprietari opportunistici o desiderosi di bloccare progett di pubblica utilita', ma nasce da una tradizione dispotica e la sua pratica in Europa dimostra quanto il suo uso sia una china discendente: si comincia a forzare una vendita a prezzi di mercato, si finisce col prendersi il bene e risarcire con un tozzo di pane il precedente proprietario.
Il Presidente Bush ha firmato oggi un Executive Order (sorta di decreto leggge) che dovrebbe per il momento limitare strettamente il potere di esproprio ai casi di costruzione di opere pubblica utilita' , almeno da parte del Governo Federale: le "riqualificazioni urbane" andranno fatte pagando il terreno e non imitando Casarini e Caruso negli espropri proletari. Nulla impedira' ai consiglieri comunali di New London di prendersi le case dei quartieri bassi e regalarle agli amichetti nelel societa' miste.
Se vi sembrano storie antiche avete ragione: in Italia , in gran parte d'Europa, abbiamo cominciato decenni fa, anzi, non abbiamo mai smesso di permettere ai nostri governanti di prender cio' che aggrada loro (ultimo caso, Cornigliano, come documentato dalLe Guerre civili ). Ma forse e' questo che s'intende quando si sostiene che gli USA dovrebbero prendere esempio dalla civile, equa e solidale Europa ed eliminare il liberismo "selvaggio": stiamo insegnando loro gli accorgimenti necessari per una transizione morbida verso il socialismo, senza scosse per gli amici degli amici, accampando ipocritamente "il bene pubblico" quale giustificazione. Complimenti.
La decisione della sul caso Kelo v. City of New London di fatto concedeva agli enti locali poteri di esproprio simili a quelli italioti - teoricamente illimitati; difatti, il caso trattava di proprieta' fondiarie ed immobiliari espropriate per un progetto di "riqualificazoine urbana, simili a quelli che vengono normalmente condotti in Italia. Nessuno, tuttavia, s'interroga da noi perche' un municipio abbia il diritto di pagarti una miseria e portarti via casa per costruire un centro culturale, mentre negli USA sono tanto retrogadi da offendersi per uin trattamento del genere: la potesta' di espropriare beni di proprieta' privata e' sempre stato uno dei maggiori problemi di un assetto giuridico; liberale: puo' essere la extrema ratio contro le rendite parassitarie e per forzare la mano a proprietari opportunistici o desiderosi di bloccare progett di pubblica utilita', ma nasce da una tradizione dispotica e la sua pratica in Europa dimostra quanto il suo uso sia una china discendente: si comincia a forzare una vendita a prezzi di mercato, si finisce col prendersi il bene e risarcire con un tozzo di pane il precedente proprietario.
Il Presidente Bush ha firmato oggi un Executive Order (sorta di decreto leggge) che dovrebbe per il momento limitare strettamente il potere di esproprio ai casi di costruzione di opere pubblica utilita' , almeno da parte del Governo Federale: le "riqualificazioni urbane" andranno fatte pagando il terreno e non imitando Casarini e Caruso negli espropri proletari. Nulla impedira' ai consiglieri comunali di New London di prendersi le case dei quartieri bassi e regalarle agli amichetti nelel societa' miste.
Se vi sembrano storie antiche avete ragione: in Italia , in gran parte d'Europa, abbiamo cominciato decenni fa, anzi, non abbiamo mai smesso di permettere ai nostri governanti di prender cio' che aggrada loro (ultimo caso, Cornigliano, come documentato dalLe Guerre civili ). Ma forse e' questo che s'intende quando si sostiene che gli USA dovrebbero prendere esempio dalla civile, equa e solidale Europa ed eliminare il liberismo "selvaggio": stiamo insegnando loro gli accorgimenti necessari per una transizione morbida verso il socialismo, senza scosse per gli amici degli amici, accampando ipocritamente "il bene pubblico" quale giustificazione. Complimenti.