martedì, giugno 20, 2006

Convincere i riottosi

Complimenti ai 2twins e a Tiziano Buzzacchera, che per conto dell'IBL hanno prodotto uno studio sulle partecipazioni azionarie degli enti locali. Studio sconsolante: il socialismo "Comune per COmune" e' vivo e vegeto, con il 73 per cento dei comuni che resta l'unico proprietario delle municipalizzate, nel 23,6 per cento dei casi ne mantiene il controllo e solo nel 3,4 per cento dei casi le aziende si muovono secondo logiche privatistiche, senza neppure contare quanto il mercato di tlai servizi sia stato effettivamente liberalizzato.
Oltre a quantificare il danno, si cerca di suggerire uno strumento per forzare una evoluzione del quadro attuale: tagliare i trasferimenti centrali ai comuni riottosi a privatizzare e liberalizzare, fornire al contrario incentivi agli Enti Locali che si aprono al mercato.
Vero e' , come sostiene Paolo Del Debbio su Il Giornale , che le motivazioni della proprieta' comunale possono riflettere considerazioni extraeconomiche o legate alla struttura dei trasferimenti fra governo centrale e locale. Credo pero' che sia ora d'intervenire in maniera drastica, soprattutto se l'approvazione della riforma costituzionale spianasse la strada ad un genuino federalismo fiscale.

No al governo imprenditore, sia esso nazionale o locale. Quello regolatore, di governo, fa gia' abbastanza danni.

Se proprio si vuol pensare a soluzioni diverse da una societa' di capitali, perche' non pensare ad una cooperativa - di quelle vere, non la versione geneticamente modificata che passa per tale in Italia? Ogni utente sarebbe anche proprietario ed avrebbe voce diretta in capitolo, nonche' interesse diretto a contemperare un buon livello di servizio con l'economicita' della gestione.


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