La vicenda di Paolo Guzzanti sembra una versione maccheronica dei metodi in uso nell'URSS dei bei (per l'Unione) tempi andati: il Presidente di una Commissione parlamentare d'inchiesta viene esposto alla gogna mediaticam diretta ed indiretta, attraverso una operazione di disinformazione mirata, oltre ad essere minacciato da un ministro per essersi permesso di svolgere il suo compito, ossia condurre un'inchiesta.
La misura della malafede con cui viene condotta questa manovra è data dal fatto che non si contesti il merito, ma ci si appigli a considerazioni riguardanti la foga o lo zelo (probabilmente eccessivo e quindi prono a qualche gaffe) con cui tale inchiesta viene condotta. Sarebbe difficile d'altronde smentire la base, almeno, del lavoro della Commissione, basato su documentazione e dati documentali parte del patrimonio storiografico europeo, se non di quello dei negazionisti rossi di casa nostra.
Da un lato, il Governo inglese e Scotland Yard continuano ad indagare sull'assassinio di Litvinenko (morto, come troppi altri consulenti degli studiosi e dei parlamentari occidentali nelle inchieste sui rapporti dei politici occidentali con il KGB). D'altronde, quando una ex-spia russa,
che accusa il proprio ex-capo di continuare, da Presidente, ad impiegare gli stessi metodi che utilizzava quando era il capo del KGB a San Pietroburgo, viene avvelenata ed uccisa con un metodo che sembra una firma, è naturale che il Governo della nazione in cui questo avviene non la prenda per nulla bene, soprattutto vista l'involuzione di quel regime.
Dall'altra, i membri dell'attuale italiano vogliono dimenticare, quietare, sopire, con l'aiuto di certa stampa. Lo erano quasi riusciti a fare, durante il Governo dei signori Prodi e d'Alema, che riusci' a censurare i documenti Mitrokhin.
Comprensibile, in fondo, data la natura dei fatti scoperti dalla commissioni, una serie di conferme che si uniscono a quelle contenute negli archivi sovietici, che confermavano tutto ciò che veniva sostenuto per decenni dagli anticomunisti e viene tuttora deriso dai "progressisti", che troppo spesso cercano in questo modo di nascondere le proprie responsabilità personali: il KGB manteneva e favoriva, in aggiunta al PCI fino al 1990, anche una serie di "utili idioti" foraggiati in quanto inconsapevoli strumenti di propagazione di idee e comportamenti favorevoli alla penetrazione social-comunista.
Non che siano meno idioti coloro che hanno sostenuto posizioni socialiste e collettiviste disastrose di per se', portando l'Italia sull'orlo del baratro, ma ci piacerebbe ascoltare un dibattito nel merito della questione, invece di leggere distorsioni e meri attacchi personali, che sembrano anche troppo spesso in malafede .
Roundup: Cantorblog,Le Guerre Civili, La pulce di Voltaire, The Just Choice, Schegge di Vetro (chiedo scusa a chi non cito)
La misura della malafede con cui viene condotta questa manovra è data dal fatto che non si contesti il merito, ma ci si appigli a considerazioni riguardanti la foga o lo zelo (probabilmente eccessivo e quindi prono a qualche gaffe) con cui tale inchiesta viene condotta. Sarebbe difficile d'altronde smentire la base, almeno, del lavoro della Commissione, basato su documentazione e dati documentali parte del patrimonio storiografico europeo, se non di quello dei negazionisti rossi di casa nostra.
Da un lato, il Governo inglese e Scotland Yard continuano ad indagare sull'assassinio di Litvinenko (morto, come troppi altri consulenti degli studiosi e dei parlamentari occidentali nelle inchieste sui rapporti dei politici occidentali con il KGB). D'altronde, quando una ex-spia russa,
che accusa il proprio ex-capo di continuare, da Presidente, ad impiegare gli stessi metodi che utilizzava quando era il capo del KGB a San Pietroburgo, viene avvelenata ed uccisa con un metodo che sembra una firma, è naturale che il Governo della nazione in cui questo avviene non la prenda per nulla bene, soprattutto vista l'involuzione di quel regime.
Dall'altra, i membri dell'attuale italiano vogliono dimenticare, quietare, sopire, con l'aiuto di certa stampa. Lo erano quasi riusciti a fare, durante il Governo dei signori Prodi e d'Alema, che riusci' a censurare i documenti Mitrokhin.
Comprensibile, in fondo, data la natura dei fatti scoperti dalla commissioni, una serie di conferme che si uniscono a quelle contenute negli archivi sovietici, che confermavano tutto ciò che veniva sostenuto per decenni dagli anticomunisti e viene tuttora deriso dai "progressisti", che troppo spesso cercano in questo modo di nascondere le proprie responsabilità personali: il KGB manteneva e favoriva, in aggiunta al PCI fino al 1990, anche una serie di "utili idioti" foraggiati in quanto inconsapevoli strumenti di propagazione di idee e comportamenti favorevoli alla penetrazione social-comunista.
Non che siano meno idioti coloro che hanno sostenuto posizioni socialiste e collettiviste disastrose di per se', portando l'Italia sull'orlo del baratro, ma ci piacerebbe ascoltare un dibattito nel merito della questione, invece di leggere distorsioni e meri attacchi personali, che sembrano anche troppo spesso in malafede .
Roundup: Cantorblog,Le Guerre Civili, La pulce di Voltaire, The Just Choice, Schegge di Vetro (chiedo scusa a chi non cito)
Technorati Tags: Mitrokhin, Guzzanti, Comunisti, Comunismo