martedì, novembre 21, 2006

Caino ha vinto, ecco perche' nessuno lo tocca

Qualcuno fra noi si illude ancora che in Italia sia stato l'Occidente a vincere la Guerra Fredda. In Italia, sembra che l'abbiano vinta i comunisti, o almeno socialisti, collettivisti e rivoluzionari da salotto vari, se non il comunismo vero e proprio, nascondendo poi lo scandalo attraverso il comportamento passivo-aggressivo tipico di molte sette religiose: la continua, ossessiva denuncia d'essere dei perseguitati, rovesciando cosi' l'onere della prova sull'interlocutore razionale; la negazione assoluta, le urla e gli strepiti a coprire ragionamenti e confutazioni scientifiche, le reazioni isteriche ed appello alla persecuzione nei confronti di chi si limita a portare dati di fatto e documenti storici per sottoporre a controllo logico certe affermazioni.

A smentire le professioni d'innocenza e la retorica vittimista bastano i fatti di cronaca: ad esempio, gli assassini brigatisti del Sindaco di Firenze nel 1986 vivono a spese dell'amministrazione pubblica di cui trucidarono il rappresentante eletto. Quasi nessuno dei media, pronti a commuoversi per questo o quel caos umano, pronti a scatenare campagne d'opinione per il camoscio, ha trovato nulla da ridire.

Non vorrei diffondermi poi sul caso dell'assunzione al Viminale di Roberto "Nicola" Del Bello,
quale segretario particolare di Francesco Bonato, nel governo Prodi in
quota Rifondazione Comunista. O del caso di Sergio d'Elia. O delle aule
della Camera intitolate ad aspiranti terroristi. O del caso Battisti.

Un ente pubblico, sopratutto un ente territoriale quale la Regione o addirittura la Camera dei Deputati, non sono un luogo od una struttura qualsiasi; l'assunzione di certi personaggi la dice lunga sulle opinioni del datore di lavoro politico e sulla considerazione di certe amministrazioni pubbliche d'essere davvero i rappresentanti "di tutti".

Al di la' di tutte le buone e buoniste intenzioni e di tutti i validissimi discorsi sulla reintegrazione del detenuto, per quanto tempo possibile vorremo nasconderci il significato politico di queste vicende, per smascherare l'uso ipocrita di tali argomentazioni? Se davvero nessuno deve toccare Caino, perche' non si sono assunti, citati, difesi ed onorati anche notori terroristi "neri" oppure semplici criminali comuni apolitici?

Cosa ci serve per aprire gli occhi: che condannino in contumacia i difensori della liberta' e della democrazia di quegli anni, che brucino le bandiere degli stati che lottarono per riportarci e tenerci fra le democrazie liberali, che facilitino la caduta dell'Occidente, foss'anche per mano del terrorismo islamico, pur di vendicarsi della caduta dei propri idoli? Questo sta gia' avvenendo, ma non interessa a nessuno. Serve davvero che dichiarino la Repubblica Popolare, prima di capire
che credono di aver vinto e che adesso dovremo pagare caro, pagare
tutti?

Nessuno tocchi Caino, se proprio volete: ma devo proprio anche mantenere, servire e riverire Caino in casa mia, fargli educare i miei figli, lasciargli compiere in pace cio' che cerco' di fare armi alla mano vent'anni prima?





( Hat tip: hurricane 53,Liberaliperisraele)



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