Barack Obama ha promesso di dimezzare il deficit una volta terminata l'emergenza, impegnandosi a trovare duemila miliardi di dollari di "risparmi" all'interno del bilancio lasciato in eredità da George Bush.
I primi dettagli fanno sospettare che i "risparmi" saranno tanto reali quanto le garanzie dietro a certi mutui
La maggior parte del piano di risparmi si basa su due elementi: la fine dei tagli alle tasse di Bush e la fine della guerra in Iraq.
Nel caso dei tagli, non si tratta di una novità: erano stati introdotti dall'amministrazione Bush come una misura della durata di due anni e di conseguenza non si tratta di un "risparmio", ma della fine naturale di una misura temporanea.
Le cifre sui risparmi nella guerra in Iraq sono ancora più sospetti: il team di Obama ha calcolato il totale delle risorse necessarie per prolungare l'impegno americano in Iraq fino al 2019 e lo ha aggiunto alla categoria "risparmi" , ottenuti grazie al graduale ritiro delle truppe.
Nessuno però si aspettava un impegno massiccio come quello attuale per il prossimo decennio: è come se si sostenesse che non regalare un milione di euro all'anno ad ogni italiano porterebbe a risparmi per decine di miliardi di euro; vero, ma totalmente irrilevante, visto che la cifra sarebbe un risparmio su di una spesa che nessuno aveva intenzione di fare.
Sulla National Review Online godetevi lo scambio di battute fra un imbarazzatissimo portavoce di Obama ed il reporter che lo ha messo all'angolo sul tema.
giovedì, febbraio 26, 2009
Finanza Creativa, Obama-style
Comments for this post
All comments