Lo stile italiano fa scuola nel mondo. General Motors ha annunciato un piano degno dello splendido esempio fornito da Fiat nell'ultima generazione: licenziare e chiedere aiuti di stato , sempre e comunque. GM infatti ne licenzia 46mila , subito prima di chiedere altri $16.6 miliardi di dollari.
Sarà stato un caso che l'annuncio sia arrivato solo 24 ore dopo che il Wall Street Journal aveva rivelato come Obama pensasse di imporre l'amministrazione controllata , prima di sborsare nuovi aiuti?
La manovra avrebbe avuto senso, anche più della nazionalizzazione: sotto amministrazione controllata, l'azienda può essere ristrutturata in maniera decisa: il management può essere espulso, gli accordi sindacali adeguati alla realtà, gli azionisti spazzati via e i creditori costretti a subire sacrifici, degna punizione per la totale abdicazione al ruolo di proprietari e guardiani dell'avvedutezza dei dirigenti.
Un anatema, insomma, per una dirigenza inadeguata quanto quella di GM, un sindacato avido e una base azionaria incompetente e dei creditori indegni come quelli che compongono il circo dell'auto americano, un circo che sarebbe finalmente potuto essere spazzato via.
Molto meglio, a questo punto, imitare l'Avvocato e cominciare con le tattiche "all'italiana" pur di salvare la pelle. Anche a spese dell'azienda.
mercoledì, febbraio 18, 2009
GM meglio di Fiat - nel chiagni e fotti all'italiana
Posted by J.C. Falkenberg at 8:39 AM
Labels: General Motors , nazionalizzazioni , sussidi
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