Bel pezzo del mio carissimo socio Phas sulla conversione di Alan Greenspan al verbo nazionalizzatore. Ha ragione quando ricorda che la mutazione genetica del sistema finanziario americano ha ben poco a che fare con il liberismo; aggiungerei però che ha invece molto a che fare con gli errori commessi da coloro che si autodefiniscono la "soluzione", ossia da governi e dalle banche centrali, includendo lo stesso Greenspan. La cosiddetta Greenspan put, ossia l'abitudine ad intervenire con una vagonata di liquidità ad ogni piccolo problema di mercato ha contribuito non poco a mantenere la bolla speculativa nel settore immobiliare americano.
Nazionalizzare le banche, in questo contesto, significherebbe consegnare il sistema finanziario a quello politico, ossia agli stessi responsabili unici del danno: è vero che chi rompe paga e i cocci sono suoi, ma lorsignori hanno rotto e hanno pagato con i soldi del contribuente.
Vedremo se i cocci serviranno alla famosa "politica industriale", regalando credito agli amici e strangolando tutti gli altri. Mi spiace, ma dopo i disastri combinati dai decisori statali anche benintenzionati e liberali, come Greenspan, ho difficoltà a scommettere che ne esistano di tanto efficienti, incorruttibili ed imparziali.
Nazionalizzare le banche, in questo contesto, significherebbe consegnare il sistema finanziario a quello politico, ossia agli stessi responsabili unici del danno: è vero che chi rompe paga e i cocci sono suoi, ma lorsignori hanno rotto e hanno pagato con i soldi del contribuente.
Vedremo se i cocci serviranno alla famosa "politica industriale", regalando credito agli amici e strangolando tutti gli altri. Mi spiace, ma dopo i disastri combinati dai decisori statali anche benintenzionati e liberali, come Greenspan, ho difficoltà a scommettere che ne esistano di tanto efficienti, incorruttibili ed imparziali.