Era ora: lo sciopero selvaggio non sarà più possibile. Il progetto di legge presentato dal ministro Sacconi è interessante ed in una sua parte dovrebbe essere estesa, secondo me, alla generalità delle astensioni dal lavoro. Parlo dell'obbligatorietà di un referendum consultivo fra i lavoratori prima dell'approvazione di uno sciopero, in modo che si possa dare una voce anche a coloro che non sono d'accordo con la linea del sindacato dominante.
Si tratta di un istituto presente anche, ad esempio, nelle nazioni anglosassoni, dove i sindacati sono spesso obbligati a consultare i lavoratori prima che venga riconosciuta la liceità di uno sciopero.
L'unica necessità da salvaguardare è quella che il ballottaggio avvenga a scrutinio segreto, in modo da evitare che i fautori dello sciopero possano intimidire i dissidenti.
Non a caso, la prima richiesta del sindacato AFL-CIO al neopresidente Barack Obama è stata proprio l'abolizione dello scrutinio segreto del sindacato. Obama per il momento nicchia, conscio dell'estrema impopolarità della misura presso l'elettorato, ma è difficile resistere ai desideri dell'organizzazione che, al di là della retorica sul rinnovamento, sulle piccole donazioni e sui volontari, ha fornito il maggior contributo in termini di denaro e di personale al partito democratico ed alla campagna elettorale del 2008.
Hat Tip: Camelot
giovedì, febbraio 26, 2009
Sciopero selvaggio e democrazia fra i lavoratori
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