Ottima sintesi della polemica innescata dagli aiuti francesi in aperta violazione dello spirito, se non ella lettera, delle norme europee. L'ennesima dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, del fatto che i francesi ritengono l'Unone Europea un comodo strumento per guardare gli altri dall'alto in basso e continuare a farsi i propri comodi, facendo pagare ad altri il conto. Esattamente come accade per la Politica Agricola o... qualsiasi altra cosa.
"In(...) in Francia, senza stare a guardare troppo per il sottile, il Presidente Sarkozy – un novello Berlusconi senza nessuno che lo contrasti – ha deciso una strada completamente diversa: prestiti agevolati a Renault e Peugeot/Citroen per complessivi 7,8 miliardi di euro (..) con l’unica condizione che tali aiuti siano destinati a mantenere i livelli occupazionali nei siti delle citate Case automobilistiche ubicate nel territorio francese.
Come dire: se dovete licenziare qualche decina di migliaia di lavoratori fatelo pure ma solo
nelle unità lavorative all’estero, in particolare in quelle polacche e ceche.
Si da il caso che il Presidente di turno dell’Unione Europea sia un ceco, il noto Topolanek, celebre per il suo antieuropeismo, il quale dietro a questa decisione francese ha visto ancora una volta i motivi che lo hanno portato ad essere contrario all’U.E.: in concreto ha visto che in Europa esistono Nazioni di Serie A e di Serie B. senza alcuna possibilità di passaggi di categoria. Cosicché i Paesi di Serie B sono destinati a ricevere insediamenti industriali dalle Nazioni di Serie A, ma con l’avvertenza che al minimo segno di turbolenza dei mercati, i loro insediamenti ne risentiranno più di quelli ubicati nel territorio della Casa Madre."
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