Veni, vidi , vici? La strada è lunga, ma i primi passi sono stati fatti: sabato abbiamo avuto la soddisfazione di vedere il primo Tea Party a Roma, nonostante una meteorologia inclemente con tanto di pioggia monsonica ed una burocrazia altrettanto capricciosa (e per fortuna che, nominalmente, siamo tutti a destra). In fondo, il semplice fatto che si sia tenuto un Tea Party a Roma, normalmente considerata città-simbolo dello statalismo, non può che essere di buon auspicio.
Oltre a Roma, questa settimana ha visto i Tea Party di Aversa ed Alessandria. Avanti così, per ricordare alla nostra classe politica un fatto semplice quanto scomodo: i livelli attuali di esazione fiscali non sono soltanto immorali e deleteri per i cittadini, ma anche dannosi per gli stessi politici. Una volta rovinati i contribuenti, di cosa pretenderà di nutrirsi l'ipertrofica macchina statale?
lunedì, giugno 28, 2010
Un Tea (party) a Roma
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