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mercoledì, aprile 07, 2010

Vi ricordate l'Islanda?

Ricordate la crisi islandese? Non è finita, è stata soltanto eclissata da ben altri problemi, come previsto.
Mentre attenzione della stampa è concentrata sulla Grecia e nel mercato si pondera nervosamente il fato delle nazioni iberiche, l'agenzia di rating Moody's ha declassato di nuovo la piccola nazione scandinava. La crisi continua, anche quando i riflettori si muovono altrove ed il risultato è tutt'altro che assicurato. Per il momento il governo di Rejkyavik si sta rifiutando di assumere il debito delle consociate estere delle proprie banche, dove è collocata la maggior parte del debito e paradossalmente, la legge potrebbe essere dalla parte degli islandesi. Le banche islandesi hanno infatti raccolto depositi e acquistato attività soprattutto all'estero, comportanti di fatto come degli hedge fund; un cavillo nella normativa di vigilanza europea ha permesso loro di evitare buona parte dei controlli normali per le banche domestiche sia in Islanda che nelle nazioni in cui hanno operato. Non esiste un particolare incentivo per le autorità islandesi per salvare i creditori esteri e soprattutto per salvare la faccia alle autorità di vigilanza inglese e olandese, che hanno trascurato di supervisionare i rischi presi dalle banche islandesi nelle proprie nazioni.

venerdì, novembre 21, 2008

Se 10 miliardi vi sembran pochi

Considerate che se Reykjavik deve prendere a prestito $10 miliardi , ossia il 100% del PIL, in un colpo solo pur di evitare il collasso, il numero non è enorme : gli Hedge funds in Ottobre hanno visto riscatti per $40 miliardi.

lunedì, ottobre 13, 2008

Viking age iceland

Visotil diluvio di pessime notizie sull'Islanda, è d'obbligo ricordare la lunga ed interessante storia dell'isola, fra cui spicce il primo periodo vichingo, visto come uno dei pochi esempi di organizzazione libertaria: una nazione dotata di leggi, ma priva di un governo in grado di impiegare la coercizione. Il periodo non era certo una impossibile utopia anarco-collettivista od un paradiso anarco-cpaitalista, ma non sfigurava di certo nel panorama intriso di sangue dell'Europa d'allora.

Immagine di Viking Age Iceland

martedì, ottobre 07, 2008

L'Orso Russo in Islanda

Effetti geopolitici della crisi finanziaria: la Russia salva l'Islanda con un prestito da 4 miliardi di dollari. Una vendetta storica, visto il ruolo islandese nella Guerra fredda e il presidio sulla rotta polare, la più breve per un possibile assalto fra Nordamerica e Russia.

l'Islanda è in crisi nera, il governo ha appena annunciato che verranno garantiti soltanto i depositi indivuduali, ma che le banche dovrnano arrangiarsi per quanto riguarda le proprie attività sia all'estero che in patria. Subito dopo, la seconda banca del paese, Landsbanki, ha dichiarato la sospensione dei pagamenti ed è stat aposta in amministrazione straordinaria.

Update: Imbatrazzante retromarcia dle govenratore della Banca d'Islanda: il prestito è ancora in "discussione" , non ci sarebbe nulal di definitivo e vincolante. Nel frattempo, è stato annunciato che la corona islandese verrà ancorata all'euro e ad un paniere di divise estere. Buona fortuna.

Oct. 7 (Bloomberg) -- Iceland's central bank
Governor DavidOddsson said an announcement that the government had agreed a
4billion-euro ($5.43 billion) loan from Russia was ``overstated''and that talks
were still ``ongoing.''

lunedì, ottobre 06, 2008

Islanda a picco?

Il sistema finanziario islandese è sull'orlo dell'impolosione, nonostante l'inztervento governativo. La borsa scandinava ha sospeso le azioni delle istituzioni finanziarie islandesi , mentre il governo invia messaggi contraddittori sulla disponibilità degli altri paesi nordici a concedere un prestito d'emergenza, necessairo per iniettar eliquidità nel sistema.

Il sistema finanziario dell'isola nordica è assolutamente ipertrofico, grazie alla "solita" implicita garanzia governativa per le banche, che si sono esppanse enormemente in nord Europa negli scorsi anni. Adesso, qualcuno deve pagare il conto.

Fra qualche giorno, arriveranno i nostri giornali a spiegarci perché anch equesta crisi é colpa del cpaitalista cattivo. Per sapere davvero quale sia la lezione islandese, leggete Macromonitor.

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