martedì, settembre 12, 2006

Guareschi ed Hayek: tradizione e fede.

Leggendo malvino che parla di Guareschi  capita di riflettere. Guareschi nel 1966 parlava della dicotomia fra Fede e Tradizione, distinzione che  si dovrebbe sempre fare: sarebbe preferibile difendere la tradizione,  senza cadere nella necessita' di riscoprire la fede, o di agire come se la si fosse riscoperta.
Da liberale, ricordo la posizione di Hayek, agnostico "radicale" dichiarato che rispettava il ruolo storico del Cristianesimo: accanto alle pulsioni totalitarie tipiche di una religione organizzata, la religione organizzata dominante in Occidente ha lasciato in alcuni periodi storici uno spazio per lo sviluppo della liberta'.
PAssando dal (positivo) giudizio storico alle necessita' politiche attuali, un conto e' il rispetto per la liberta' di religione, per  la genesi dei nostri valori e la necessaria cautela per le conseguenze inattese ed imprevedibili della modifica di assetti che sono riusciti a superare la prova del tempo; ben altro e' ssostenere la necessita' di una sottomissione di chiunque, a priori, in campo morale, ai dettati di una autorita' centrale, che ha dimostrato di agire anche in base a valori non del tutto coincidenti  a quelli Occidentali. Inutile sottrarre lallo Stato il manganello della coercizione, per lasciarlo poi in mano ad altre istituzioni purtroppo strutturalmente simili ad esso.


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