contesto illiberale, rischia di non portare miglioramenti nelle speranze di pace e benessere dei cittadini.
Quello democratico e' un principio di legittimità ed un metodo per la selezione delle élites concorrenti per il controllo della macchina statale, alternativo alla successione ereditaria , alla sorte o alla guerra civile.
La maggior parte dei benefici comunemente associati con la democrazia sono spesso il prodotto della riduzione delle possibilità di azione arbitraria del governo e della difesa delle libertà degli individui, esemplificate dalla difesa della libertà fondamentale, quella definita come "libertà economica", fondamento e condizione necessaria per l' autonomia della persona dalle catene della coercizione. Ciò che ha reso Più difficile alle democrazie occidentali di farsi guerra sono stati il libero commercio, la difesa dei diritti di proprietà dei singoli nei confronti delle espropriazioni statali e comunitarie, la globalizzazione, non soltanto e non soprattutto le schede nell' urna, ossia l' aggettivo "liberale" e non il sostantivo, nell'espressione "democrazia liberale".
Un contributo empirico a questa posizione viene dal Cato Institute, che pubblica ogni anno, insieme al Fraser Institute , l'annuario delle libertà' economiche mondiali lo Economic Freedom of the World report. Nella edizione del 2005, Erik Gartzke della Columbia University si chiedeva quale dei due elementi delle "democrazie liberali", la libertà in campo economico o presenza di libere elezioni, fosse storicamente e statisticamente Più efficace nella riduzione delle probabilità di conflitto armato fra due Stati.
Il risultato e' stato che non sono le democrazie a non farsi guerra fra loro, ma che sono i paesi dove gli individui sono liberi ad essere maggiormente pacifici.
Quello democratico e' un principio di legittimità ed un metodo per la selezione delle élites concorrenti per il controllo della macchina statale, alternativo alla successione ereditaria , alla sorte o alla guerra civile.
La maggior parte dei benefici comunemente associati con la democrazia sono spesso il prodotto della riduzione delle possibilità di azione arbitraria del governo e della difesa delle libertà degli individui, esemplificate dalla difesa della libertà fondamentale, quella definita come "libertà economica", fondamento e condizione necessaria per l' autonomia della persona dalle catene della coercizione. Ciò che ha reso Più difficile alle democrazie occidentali di farsi guerra sono stati il libero commercio, la difesa dei diritti di proprietà dei singoli nei confronti delle espropriazioni statali e comunitarie, la globalizzazione, non soltanto e non soprattutto le schede nell' urna, ossia l' aggettivo "liberale" e non il sostantivo, nell'espressione "democrazia liberale".
Un contributo empirico a questa posizione viene dal Cato Institute, che pubblica ogni anno, insieme al Fraser Institute , l'annuario delle libertà' economiche mondiali lo Economic Freedom of the World report. Nella edizione del 2005, Erik Gartzke della Columbia University si chiedeva quale dei due elementi delle "democrazie liberali", la libertà in campo economico o presenza di libere elezioni, fosse storicamente e statisticamente Più efficace nella riduzione delle probabilità di conflitto armato fra due Stati.
Il risultato e' stato che non sono le democrazie a non farsi guerra fra loro, ma che sono i paesi dove gli individui sono liberi ad essere maggiormente pacifici.
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