Gli aggiustamenti macroeconomiici indotti dalla fine della bolla continuano: per la prima volta in decenni, il tasso di risparmio USA, notoriamente ridotto, ha superato quello Giapponese.
Si tratta, da un lato, della fine della bolla generata dalla Fed, che ha costretto gli americani a risparmiare invece di affidarsi soltanto all'aumento del valore delle proprie attività; dall'altro, dell'effetto di vent'anni di politiche di "stimolo" in Giappone, che non hanno risolto i problemi strutturali della nazione asiatica.
un esempio lampante, che tuttavia i pasdaran della spesa a tutti i costi scelgono spesso di ignorare - o di ribaltare completamente, sostenendo che il problema Giapponese è che lo stimolo sia stato "insufficiente", nonostante le sue dimensioni mastodontiche.
Quello che è stato insufficiente, invece, è stato il coraggio di ammettere che in Giappone, come in Occidente oggigiorno, il problema è nato proprio dalle aree dove la regolamentazione statale era più invadente e che il peso dell'intervento statale costituisce parte del problema, non della soluzione.
Hat tip: FT Alphaville
giovedì, marzo 26, 2009
Mercato in azione: aggiustamenti nel tasso di risparmio
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