martedì, maggio 02, 2006

Anti-Mastella. Una iniziativa a costo zero da imitare anche in Italia

Un gruppo di senatori USA ha presentato una proposta che promette di essere estremamente utile per limitare i cosiddetti "earmarks"progetti clientelari per ottenere fondi a favore dei singoli distretti dei deputati (un esempio: il museo della teiera a Sparta, South Carolina) .
Semplice e diretto: ad ogni singolo provvedimento di spesa per un progetto locale, non importa quanto imboscato nelle pieghe di progetti di legge piu' vasti, si dovra' specificare il nome e cognome del deputato o senatore che lo promuove. In questo modo, nela legge rimarrebbe indelebile il nome del proponente.

Potrebbe avere una qualche utilita' in Italia? Credo di si' , anche se purtroppo sara' piu' limitata che  negli USA.
Anche da noi i provvedimenti cosiddetti omnibus sono famigerati: sono il mezzo preferito dai peones governativi per l'assalto alla diligenza, l'impiego della spesa pubblica per favorire il proprio collegio ed il voto di scambio per la propria rielezione.

Ovviamente, il sistema funziona molto meglio in presenza di un sistema politico bipolare competitivo e di un sistema elettorale maggioritario. Sarebbe anche necessario un elettorato meno sensibile alla logica del puro voto di scambio parassitario.

Ricordo Renzo Arbore che raccontava di un servizio per la RAI, girato insieme a Maurizio Costanzo, nel quale si proponevano di smascherare l'entita' della pratica delle raccomandazioni.
I due erano rimasti stupiti dalla facilita' con  e un notabile calabrese avesse accettato di aprire i propri archivi e mostrato orgoglioso le migliaia di richieste di favori e raccomandazioni che riceveva, per le quali manteneva un archivio ed uno staff  dedicati. La RAI, per loro utleriore meravilgia, non aveva tardato nel dare il nulla osta alla trasmissione.
Il motivo di tanta facilita' divenne chiaro quando Il politico in questione, di cui pensavano di aver danneggiato la carriera, invece li ringrazio' caldamente per il favore che gli avevano reso: agli occhi dei propri elettori, per la gran parte clientes parassitari dipiendenti da favori  ed elemosine, l'immenso numero di raccomandazioni era una prova di efficienza: in fondo, era stato eletto per puro voto di scambio e stava svolgendo il proprio compito!

L'aneddoto risale agli anni '70 : al momento, dovremmo avere un elettorato, almeno in alcune zone d'Italia, pronto ad indignarsi. Si tratta di una proposta che sarebbe estremamente utile per limitare la spesa pubblica inutile e quindi di largo consenso. E limiterebbe l'intervento pubblico tout court, mostrandone il carattere spesso squallido al di sotto delle belle parole; argomento, questo,  eminentemente liberale e liberista.



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