Leggo e resto a bocca aperta. Per molto meno, un qualsiasi altro politico sarebbe stato trascinato alla gogna mediatica:
Prodi:governare non e' accontentare 'Il dovere di governare in questo momento non e' il dovere di accontentare. E' il dovere di dare un indirizzo al Paese'. Lo ha detto Prodi. Il premier ha aggiunto che 'i benefici che arrivano alle imprese dal cuneo fiscale sono di 20-30 volte superiori ai danni che hanno dal Tfr'. 'L'ambizione che ho - ha spiegato - non e' portare l'Italia in Coppa Uefa, ma a centro classifica'. Infine Prodi ha sottolineato che 'dalla criminalita' e dall'evasione fiscale deriva la diversita' dell'Italia'.
Punto primo: i benefici 20 volte maggiori dove li vede il compagno Prodi? L'ipotesi che si sta evidentemente facendo e' che le banche finanzieranno l'asportazione del TFR, con danni sulla capacita' di ottenere credito e quindi di finanziare lo sviluppo delle aziende. Altrimenti, la riduzione del cuneo servirebbe a malapena a compensare le uscite di cassa dovute ai versamenti del TFR all'Inps.
Punto secondo: "Il dovere di governare in questo momento non e' il dovere di accontentare. E' il dovere di dare un indirizzo al Paese". Peccato che ogni categoria protetta o meno che abbia alzato la voce ed abbassato il tono del confronto al livello di una gazzarra die Bassi di Napoli od alle minacce mafiose, si e' vista assegnare un "tavolo", ossia uno spazio di trattativa dove il Governo decidera' quanto calare le braghe, o fingere di poter fare la voce grossa, in funzione del potere di ricatto della controparte. E' forse questo l'indirizzo che si vuole dare al Paese: prepotenza ed inciviltà comandano?
Punto terzo: Centro classifica ? Qua forse non finiamo in serie B, se siamo fortunati .
Punto quarto: la diversita' italiana sarebbe dovuta all'incidenza della criminalita' e dell'evasione fiscale? Forse. Ricordiamo anche una cultura politica cattocomunista, visceralmente statalista e collettivista, che ha generato uno Stato criminogeno, talmente oppressivo da rendere di fatto inevitabile e moralmente difendibile l'evasione fiscale? Nell'URSS il socialismo significava "Io fingo di pagarti e tu fingi di lavorare", in Italia si declinava "io fingo di schiacciarti fiscalmente, tu fingi di pagare". Se si vuole far pagare, si cominci a non imporre un carico fiscale che spezzerebbe la schienza di troppi contribuenti, se volessero essere onesti.
Il compromesso prima, la resa culturale, politica e di politica economica dei moderati italiani al socialismo sono stati quasi totale, grazie anche al tradimento della sinistra Dc (di cui Prodi fu rampollo), nata collettivista e statalista, quindi pronta a negoziare la resa politica al Partito Comunista, la cui ascesa in una Italia socialista era vista come inevitabile dallo stesso Moro. L'Italia e' "diversa" anche grazie alle tare che si porta dietro dal Secondo Dopoguerra e che l'avvicinano ai paesi d'Oltre Cortina di Ferro, grazie al lavorio di certi ex-"corporativi" e di socialcomunisti; prima lo riconosciamo, prima ci potremo liberare dei vezzi di una classe politica che pretende di essere nel 1984, dove la menzogna e' verita'.
Punto secondo: "Il dovere di governare in questo momento non e' il dovere di accontentare. E' il dovere di dare un indirizzo al Paese". Peccato che ogni categoria protetta o meno che abbia alzato la voce ed abbassato il tono del confronto al livello di una gazzarra die Bassi di Napoli od alle minacce mafiose, si e' vista assegnare un "tavolo", ossia uno spazio di trattativa dove il Governo decidera' quanto calare le braghe, o fingere di poter fare la voce grossa, in funzione del potere di ricatto della controparte. E' forse questo l'indirizzo che si vuole dare al Paese: prepotenza ed inciviltà comandano?
Punto terzo: Centro classifica ? Qua forse non finiamo in serie B, se siamo fortunati .
Punto quarto: la diversita' italiana sarebbe dovuta all'incidenza della criminalita' e dell'evasione fiscale? Forse. Ricordiamo anche una cultura politica cattocomunista, visceralmente statalista e collettivista, che ha generato uno Stato criminogeno, talmente oppressivo da rendere di fatto inevitabile e moralmente difendibile l'evasione fiscale? Nell'URSS il socialismo significava "Io fingo di pagarti e tu fingi di lavorare", in Italia si declinava "io fingo di schiacciarti fiscalmente, tu fingi di pagare". Se si vuole far pagare, si cominci a non imporre un carico fiscale che spezzerebbe la schienza di troppi contribuenti, se volessero essere onesti.
Il compromesso prima, la resa culturale, politica e di politica economica dei moderati italiani al socialismo sono stati quasi totale, grazie anche al tradimento della sinistra Dc (di cui Prodi fu rampollo), nata collettivista e statalista, quindi pronta a negoziare la resa politica al Partito Comunista, la cui ascesa in una Italia socialista era vista come inevitabile dallo stesso Moro. L'Italia e' "diversa" anche grazie alle tare che si porta dietro dal Secondo Dopoguerra e che l'avvicinano ai paesi d'Oltre Cortina di Ferro, grazie al lavorio di certi ex-"corporativi" e di socialcomunisti; prima lo riconosciamo, prima ci potremo liberare dei vezzi di una classe politica che pretende di essere nel 1984, dove la menzogna e' verita'.
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