Lo spettacolo offerto dai cosiddetti moderati e riformisti di entrambe le coalizioni di fronte a questa Finanziaria delle beffe risulta estremamente deludente.
Emma Bonino si e' ridotta a difendere, in maniera contraddittoria e quasi imbarazzante, un documento che non e' ne' liberale,ne' liberista ne' libertario, come rimarca impietosamente e correttamente Phastidio.
E’ poi desolante osservare quanti esponenti della cosiddetta "opposizione" , della Casa delle Libertà, si lancino sull'osso del "tavolo dei volonterosi". Stanno offrendo, insieme a Capezzone, una ciambella di salvataggio ad un governo che meriterebbe una pietra al collo. Stanno offrendo, insieme a Capezzone, una foglia di fico ad un Presidente del Consiglio e ad un Ministro dell'economia che stanno già dando prova di tipica vigliaccheria politica, offrendosi di rimangiarsi i provvedimenti vessatori nei confronti delle categorie che reagiscono nella maniera peggiore.
Ora, posso comprendere il presidente della commissione Attività Produttive. Per l'aspirante Giacinto l'operazione é quasi a colpo sicuro, al di là della sua effettiva buona fede nella riuscita del progetto: da un lato, non può che guadagnar punti nei confronti di una parte politica con la quale potrebbe schierarsi in caso di totale decomposizione della maggioranza o almeno del proprio raggruppamento politico. D'altro canto, dal punto di vista della della maggioranza cui appartiene, sta svolgendo un utile compito da "pifferaio magico": quello portava i topi giù dalla rupe, il nostro potrebbe ammaliare parte della CdL verso il miraggio di una modifica concordata di parti della Finanziaria, ossia di un percorso di consociativismo "riformista" , magari coronato da inciucio finale sulla votazione. Uno scenario perfetto per ridurre notevolmente i rischi di una opposizione dura e piena in Parlamento e fuori da parte di una Casa delle Liberta' davvero convinta delle proprie ragioni e dei propri numeri, che potrebbe porre in seria difficoltà un Governo , appoggiato da una maggioranza fragile e divisa, firmatario di una legge di bilancio di cui sarebbe davvero facile dimostrare il carattere distruttivo per l’Italia.
Nel frattempo, Prodi sorride e tira diritto, verso il baratro. Con noi attaccati dietro.
PS: Nel frattempo, in America si discute del caso Foley, nel quale il sacrosanto principio dei due pesi e delle due misure continua ad applicarsi, a favore dei sinistri, anche negli USA, a quanto racconta The Right Nation
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