Napolitano, Bertinotti, Amato, Prodi, tutti in riga. Almeno D'Alema pare abbia avuto la decenza di marcare visita; meglio l'ipocrisia della faccia come le terga.
Cosa avranno pensato, guardando sfilare i Vigili del Fuoco: gli stessi ai quali si negano fondi, lasciando vuoti da migliaia di effettivi fra i ranghi, gli stessi ai quali , per ammissione dello stesso Ministro Amato, non rimane che la scelta fra essere inquilini morosi e non avere di che pagare la benzina per le autobotti; gli stessi Vigili del Fuoco costretti a subire la beffa oltre al danno: nello stesso momento in cui vengono lasciati sul lastrico, il governo discute quanti miliardi di euro verranno gettati nelle fauci del "panem et circenses" che ci ostiniamo a chiamare "Welfare"?
Cosa avranno pensato Bertinotti e Napolitano, quando gli allievi della scuola dell'Aeronautica hanno urlato a squarciagola il motto "Onore!"? Sanno davvero cosa significa quel termine?
L'onore implica coerenza, libertà e responsabilità per le proprie azioni. Guardando chi rappresentava il Governo, il Parlamento, lo Stato su quel palco, potevamo ammirare una lunga serie di persone che hanno preferito l'incoerenza al coraggio, che hanno evitato con ogni mezzo d'accettare le proprie responsabilità, sperando nell'oblio della storia e nelle menzogne.
Onore, a chi?
Update. Finita la manifestazione per la Repubblica, la sinistra organizza un corteo che siamo sicuri starà molto più a cuore a molti fra i nostri attuali governanti: quello per la liberazione dei terroristi di ieri e di oggi. Sono loro i veri eroi, nella mitologia della nostra classe politica? Se così non fosse, perché agli ex-terroristi tutto è concesso, dalle luci della ribalta in giù, mentre i caduti in difesa della Repubblica sono dimenticati ed i loro familiari villipesi da una coltre di silenzio e da una burocrazia ottusa?
Cosa avranno pensato, guardando sfilare i Vigili del Fuoco: gli stessi ai quali si negano fondi, lasciando vuoti da migliaia di effettivi fra i ranghi, gli stessi ai quali , per ammissione dello stesso Ministro Amato, non rimane che la scelta fra essere inquilini morosi e non avere di che pagare la benzina per le autobotti; gli stessi Vigili del Fuoco costretti a subire la beffa oltre al danno: nello stesso momento in cui vengono lasciati sul lastrico, il governo discute quanti miliardi di euro verranno gettati nelle fauci del "panem et circenses" che ci ostiniamo a chiamare "Welfare"?
Cosa avranno pensato Bertinotti e Napolitano, quando gli allievi della scuola dell'Aeronautica hanno urlato a squarciagola il motto "Onore!"? Sanno davvero cosa significa quel termine?
L'onore implica coerenza, libertà e responsabilità per le proprie azioni. Guardando chi rappresentava il Governo, il Parlamento, lo Stato su quel palco, potevamo ammirare una lunga serie di persone che hanno preferito l'incoerenza al coraggio, che hanno evitato con ogni mezzo d'accettare le proprie responsabilità, sperando nell'oblio della storia e nelle menzogne.
Onore, a chi?
Update. Finita la manifestazione per la Repubblica, la sinistra organizza un corteo che siamo sicuri starà molto più a cuore a molti fra i nostri attuali governanti: quello per la liberazione dei terroristi di ieri e di oggi. Sono loro i veri eroi, nella mitologia della nostra classe politica? Se così non fosse, perché agli ex-terroristi tutto è concesso, dalle luci della ribalta in giù, mentre i caduti in difesa della Repubblica sono dimenticati ed i loro familiari villipesi da una coltre di silenzio e da una burocrazia ottusa?