mercoledì, aprile 22, 2009

Le banche "salvate" vanno fatte a spezzatino

UIna delle peggiori "conseguenze inattese" ma ben conosciute dei salvataggi e delle nazionalizzazioni è il danno fatto alle aziende sane: invece di potersi espandere, sostituendo quelel mal gestite o incapaci di ristrutturarsi, si ritrovano a competere con dei concorrenti inefficienti, che sarebbero altrimenti fallite.

Come in Giappone quindici anni fa, il fiume di denaro regalato alle grandi banche ed alle grandi aziende rischia di fare danni enormi al tessuto economico, facendo fallire anche le piccole banche, che invece sono molto spesso sane e prudenti; non tanto grazie a qualche virtù particolare, ma grazie ad una minore una regolamentazione ed una minore tutela: l'agenzia che assicura i depositi, la FDIC, le lascia fallire come una qualsiasi azienda, preoccupandosi soltanto della difesa dei depositanti.

Questa è una delle ragioni ragione per cui persino uno statalista comeil Premio Nobel Stiglitz sostiene lo "speazzatino", ossia la necessità di scindere le grandi banche salvate in puù unità. No so se sai la soluzione giutta, ma è evidente che il semplice regalo di metri cubi di moneta ad alcuni favoriti costituisce parte del problema e non della soluzione.

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