martedì, dicembre 26, 2006

Fra compagni ci s'intende: la RAI rompe gli indugi e cala le braghe

Il compagno Presidente Petruccioli e il Gran Boiardo Direttore Generale Cappon hanno comunicato la resa ai ricatti della cosca - scusate, del sindacato dei giornalisti. I compagni dell'USIGRai ringraziano e cominciano ad adocchiare la cassaforte.
Per diplomazia, o magari per non perdere l'ultimo brandello di dignità, i vertici RAI non cedono immediatamente alle richieste sul contratto principale, non volendo abbandonare del tutto la linea della FNSI: a naso, lo faranno finito lo sciopero. Nel frattempo hanno annunciato che tratteranno sul "secondo livello", ossia sul contratto integrativo aziendale, senza neppure attendere l'esito di quello nazionale; livello al quale immaginiamo verrà concesso di tutto e di più, come sostiene il motto aziendale.
Una vera e propria pugnalata alla schiena per le altre aziende del settore, costrette a fare maggiormente i conti con le necessità di bilancio, non rimpinguato per tutti da freschi aumenti del canone. A Petruccioli ed al resto del Politburo ovviamente di questo non frega nulla: tanto, non sono soldi loro, ma del contribuente ormai abituatosi ad essere munto.

Ecco dove finirà l'aumento del canone, ecoc dove finisce il tentativo di ammodernare le pratiche del settore:
(ANSA)-ROMA, 26 DIC-La Rai,malgrado lo stallo nelle trattative per il contratto dei giornalisti,discutera' con l'Usigrai il rinnovo del Patto integrativo aziendale. Il Presidente Petruccioli e il Direttore Generale Rai Cappon hanno visto il Presidente della FIEG Biancheri cui hanno espresso l'intenzione di proporre alle rappresentanze sindacali aziendali dei giornalisti Rai l'apertura di un tavolo negoziale relativo al cosiddetto 'secondo livello di contrattazione'. L'Usigrai ha accolto l'iniziativa con soddisfazione.


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