venerdì, dicembre 01, 2006

La character assassination la fa Repubblica

La Repubblica riporta trionfalmente (anche legalmente?) le intercettazioni telefoniche fra il Senatore Paolo Guzzanti ed il suo consulente Scaramella. "Così incastreremo Prodi" il piano Scaramella-Guzzanti , titola Repubblica.it,
che accusa Guzzanti di aver cercato di intraprendere la "character assassination" di Prodi, cirimine, pare, abominevole, quando non sia perpetrato proprio dai "progressisti"medesimi, che ne fecero ampio uso (Santoro è stato maestro, in questo). Forse, ma solo forse, potrebbe essere vero; quello che è sicuro invece è che, nel dubbio, Repubblica procede alla character assassination di Guzzanti.
Purtroppo per i fedeli di Eugenio Scalfari e Prodi, la tesi dell'articolo viene smentita dalle stesse intercettazioni riportate nel medesimo aritcolo.
Nei paragrafi iniziali si parla infatti di "falsificazione di documenti":
La confezione di questi falsi documenti sarebbe dovuta finire sul tavolo del procuratore di Bologna.
Nelle intercettazioni riportate c'e' tutto il contrario: Scaramella sostiene di poter indicare agli inquirenti una pista per trovare informazioni a San Marino:

Scaramella: "Io so che i collegamenti finanziari che ci sono stati in passato sono stati anche tramite San Marino. Allora c'è un canale proprio di indagine da cui possono uscire degli elementi anche di esposizione. Mò ho, per esempio, lunedì, con la Procura di Bologna che, indirettamente, potrebbe diventare recipiente di alcune informazioni, non dirette, ma indirette".
Guzzanti: "Quando ce l'hai l'incontro?".
Scaramella: "Con De Nicola (procuratore di Bologna ndr.) ce l'ho lunedì a Bologna alle 11. Allora potrebbe essere, non direttamente, non esplicitamente facendo i nomi, ma dando la pista: "Guardate i soldi di Mosca. Dalla Cassa di Risparmio finiscono in primarie società". E si arriva a Nomisma. È un altro di quei passaggi che poi un domani, al livello giudiziario...".

Dove si parla di documenti falsi, di grazia?
Siamo di fronte a due alternative: o gli autori dell'articolo mentono oppure non hanno letto bene le intercettazioni che hanno (legalmente?) pubblicato. incompetenti o in malafede? La domanda ricorre anche troppo spesso, quando si tratta del cosiddetto "giornalismo investigativo" al'italiana in versione prodiana.
Si tratta solo di un esempio. Il resto delle intercettazioni viene manipolato e distorto nella stessa maniera.
Qui non si vuole discutere del fatto che Guzzanti e Scaramella siano colpevoli o siano innocenti. Non cambierebbe il fatto che si stia montando una campagna stampa basata su stratagemmi anche peggiori di quelli imputati ai due.
La verità secondo Repubblica sembra quella del Ministero della Verità in "1984". E' bianco, ma leggi nero perché cosi' deve essere.


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