martedì, novembre 30, 2010
Roma come il Cile? Magari
Posted by J.C. Falkenberg at 8:11 PM |
Labels: NIchi Vendola , riforme , sciopero , Socialismo , università
Mercati obbligazionari: Seconda giornata di panico per Italia e PIIGS
Il panico non accenna a placarsi sui mercati obbligazionari. SIa l'indice SovX che fgli spread fra BtP e bund stanno segnando nuovi massimi. La ripresa delle Borse sta tamponando l'emorragia, ma non è riuscita a riportare in territorio positivo né il mercato dei titoli di Stato né quello dei titoli societari.
Irlanda: mangiarsi il futuro per non ammettere il presente
Due chicche che aggiungono la beffa al danno irlandese.
lunedì, novembre 29, 2010
nove miliardi aiutano sempre
Recupero in volata per gli indici americani, che chiudono con un lieve ribasso dopo essere precipitati a ruota dietro a quelli europei. Al di là di molte ipotesi, rimane un fatto: la Fed oggi avrebbe dovuto acquistare altri 9 miliardi di dollari in titoli di Stato. Una dose di liquidità sicuramente utile a farsi un bel viaggio e a dimenticar ei malanni europei, almeno nel brevissimo periodo.
IL compagno Vendola è troppo collettivista persino per i compagni della Suprema Corte
Povero Vendola: pensava di potere istituire una piccola Puglia collettivista, e invece la Suprema Corte gli ha bocciato una legge dopo l'altra. Persino un rudere collettivista come la nostra Carta è troppo liberale per permettere le fughe in avanti di Nichi, che voleva nazionalizzare, pardon regionalizzare di tutto e di più, avocando all'arbitrio governativo interi settori della vita economica.
Cosa farà adesso il lìder maximo pugliese, i darà ad esternazioni simil-berlusconiane, o continuerà nella sua ipocrita sceneggiata, imitando la strategia di Obama: finto moderato nella retorica, devastane estremista di sinistra nella pratica?
Posted by Unknown at 4:46 PM |
Pubblico non è sinonimo di statale, non solo nell'acqua
Giordano Masini affronta bene la vicenda dell'acqua (statale) all'arsenico Non è la proprietà statale dell'acqua ad evitare danni ; Al contrario, indebolisce i controlli e la moltepicità degli attori che permette pesi e contrappesi nella gestione di un bene tanto prezioso. UNa società privata sarebbe controllatamolto più severamente da una burocrazia statale, o ancora meglio da istituti di sorveglianza privati e dai media, rispetto all'attuale controllo effettuato da una branca della burocrazia su di un'altr,a con l'indipndenza che possiamo immaginarci.
Una sola nota: non usiamo più il termine "pubblico", per favore, al posto di statale: è fuorviante. Acqua "pubblica" dovrebbe solo significare disponibile a tutti coloro che la pagano, senza discriminazioni. Una società che fornisca un servizio di questo tipo potrebbe essere benissimo privata, come accade in molti altri contesti. A contare, qui, è la proprietà governativa, statale. La confusione fra i due termini è il solito, patetico tentativo di inquinare la lingua per impedire un dibattito razionale. I collettivisti chiamano le pretese "diritti", i socialdemocratici "liberali", e così via, per acquisire un vantaggio morale, indipendentemente dalla bontà delle posizioni che propongono.
Posted by Unknown at 4:09 PM |
Labels: Acqua , lingua , Socialismo , Statalismo
Panico: PIGS ed Italia in affondamento nonostante il bailout
Il salvataggio irlandese, invece di ripristinare la fiducia, sembra avere dimostrato che il re è nudo. Aggiungete il risultato debole dell'asta italiana e capirete i dati qui sotto.
sabato, novembre 27, 2010
DOmande e risposte
Nicola si domanda:
Ma questi il mercato se lo sognano solo nei programmi elettorali?
"Posted by J.C. Falkenberg at 4:27 PM |
Labels: avvocati , Collettivismo , Liberalizzazioni , ordini pofesionali , Socialismo
mercoledì, novembre 24, 2010
Riforme strutturali in Europa: 1 immagine vale mille parole
Fonte: IMF Lifting Euro Area Growth: Priorities for Structural Reforms and Governance
"martedì, novembre 23, 2010
Bravo Gianmario
Chi scrive stima Saviano. Ma non lo ritiene la Bibbia. E così certi luoghi comuni sulla sua (e la mia) terra non mi piacciono. E non mi piacciono nemmeno certi discorsi sui rifiuti tossici che i cattivoni del nord hanno portato al Sud. Si tratta di un fatto noto, avvenuto con la compiacenza di camorre locali e cittadini poco coraggiosi. Per tacere dei politici locali. Però, queste attività criminali poco o nulla c’azzeccano con la gestione ordinaria dei rifiuti, con la raccolta differenziata, l’umido, le ecoballe, i Cdr, i termovalorizzatori, le discariche. L’eterna emergenza rifiuti è colpa delle nostre amministrazioni locali, dalla Regione ai Comuni. E a noi spetta risolvere il problema che noi stessi, e solo noi, abbiamo creato. Mentre la storia dei rifiuti tossici è un problema che deve risolvere la Magistratura, che pur lentamente sta lavorando. Il resto sembra il solito scaricabarile, tipica malattia italiota.
Posted by Unknown at 9:16 PM |
lunedì, novembre 22, 2010
Mai più file persi: Google fonde Office con Google Docs.
Posted by J.C. Falkenberg at 10:11 PM |
Labels: Google , Internet , Microsoft , produttività
Irlanda - Bailout? Quale Bailout?
sabato, novembre 20, 2010
Obama proclama la "giornata mondiale dell'imprenditore", ma pensa solo ai faccendieri.
Barack Obama ha provlamato la giornata nazionale dell'imprenditore.
Purtroppo, sia le sue azioni che le sue amicizie sembrano indicare come non conosca la differenza fra un faccendiere ed un imprenditore. Parliamo del Presidente che ha minato la certezza del diritto commerciale, si è vantato di aver aumentato burocrazia e regolamentazioni, interferisce allegramente con il funzionamento del mercato ogni volta che può e che, dulcis in fundo, vorrebbe alzare le tasse proprio sulla classe imprenditoriale.
Sarebbe una crudele ironia, la beffa dopo l'insulto, anche senza considerare un'ipotesi ancora più inquietante: che Obama non conosca la differenza fra imprenditori e faccendieri. Gli "imprenditori" di Obama non sono i produttori di ricchezza, se non incidentalmente. Sono coloro che hanno beneficiato di aiuti di Stato, dei favori di burocrati ed amministratori pubblici, o la cui carriera si basa su "affari" all'ombra delle pressioni politiche. D'altronde, Obama si è sempre circondato ed ha fatto carriera in un ambiente ben poveri d'imprenditori, ma pieno, oltre che di terroristi e razzisti, di faccendieri come Tony Retzko, condannato di recente, o come il suo ex "zar dell'automobile", Steve Rattner, colto con le mani nel sacco a corrompere consiglieri di fondi pensione e che rischia l'interdizione a vita dall'industria finanziaria.
Hat tip (con alcunoe interessanti note storiche) su Downsizing the federal government
Posted by J.C. Falkenberg at 6:18 PM |
Labels: Barack Obama , Sinistra , Socialismo
giovedì, novembre 18, 2010
Irlanda: la farsa continua
Posted by J.C. Falkenberg at 11:33 AM |
Labels: Banche , Banche Centrali , irlanda , unione europea
martedì, novembre 16, 2010
La nostra destra -crosspost
La nostra destra
La destra vuole meno tasse. E vuole meno stato.
La destra crede negli italiani, e per questo rispetta la volontà che hanno espresso alle elezioni politiche.
La destra crede che lo stato, come il Governo, siano troppo spesso un problema. Non la soluzione dei problemi.
Per questo la destra vuole più mercato e sa bene che, anche in italiano, le parole "sono del governo e sono qui per aiutarla" suonano molto male.
La destra ritiene meritevoli di apprezzamento tutti i cittadini che fanno impresa, non solo quelli che danno da lavorare agli immigrati onesti.
La destra è orgogliosa delle proprie missioni in Kosovo, Afghanistan e Iraq perché è convinta di essere stata e di essere, come molte altre volte è accaduto, dalla parte giusta della storia. Non si vergogna di dirlo, e per questo lo ribadisce con forza. E cita tutte queste missioni di pace, non una soltanto.
La destra ricorda Falcone e Borsellino come due eroi e ricorda con altrettanta chiarezza quelli che stavano contro Falcone e Borsellino.
La destra crede che siano per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti ci sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.
(cross-posted @ Freedomland @The Right Nation)
Fini, perché l'ammucchiata?
Credevo che in caso di elezioni Fini sarebbe andato da solo, massimizzando la sua figura di leader, la coerenza programmatica del suo nuovo partito e la sua rivendicata identità di destra (moderna ed europea, s'intende). Pare invece intenzionato ad imbarcarsi in un'impresa terzopolista (con Udc, Api, e con l'Mpa dell'inquisito Lombardo!), che nonostante la pretesa di rappresentare un nuovo centrodestra, apparirà un'operazione centrista, centralista e meridionalista. Dovrà dividersi con Casini la leadership; dovrà spiegare ai propri simpatizzanti che l'agenda laica è rinviata a data da destinarsi; spiegare molto bene agli italiani cosa lo unisce oggi all'ex arci-nemico Rutelli; e infine spiegare come mai, dopo tutto questo casino, non sarà neanche questa volta lui (probabilmente) il candidato premier di questo Terzo polo.Personalmente, avrei apprezzato Fini quale campione di quella parte di centrodestra insoddisfatta del poco dinamismo governativo. L'ammucchiata con le serpi neodemocristiane rinforza la sensazione di un tattico troppo raffinato per il proprio bene, perché incoerente con le proprie stesse premesse: lo stesso errore che fece D'Alema quando accettò l'abbraccio mortale dell'Udr. Possiamo solo sperare in un ravvedimento operoso da parte di quella che è e deve restare una costola della destra.
Posted by J.C. Falkenberg at 2:11 PM |
Labels: Crisi2010 , Futuro e Libertà , Gianfranco Fini , Silvio Berlusconi
Cpme eliminare il deficit
COme eliminare il deficit
Posted by J.C. Falkenberg at 9:08 AM |
mercoledì, novembre 03, 2010
Emergenza Maltempo, responsabilità fiscali e soluzioni possibili
Se piove non è colpa del governo, ma la nostra nazione viene depredata della metà del proprio reddito da una classe politica che pretende di farlo per i "beni pubblici essenziali", fra cui persino gran parte dei liberali inserisce almeno ordine pubblico e strade. IL risultato? Centinaia di festival culturali e le opere pubbliche languono, facendo sì che una pioggia di due giorni diventi una tragedia.