L'elefantino su IL FOGLIO ci azzecca, come spesso capita: "Quello che invece fa riflettere è la scelta specifica dell’ex cancelliere, che testimonia di un legame privilegiato con la Russia che certamente non è nato negli ultimi giorni. Lette alla luce degli avvenimenti odierni, tutte le paludate polemiche contro l’unilateralismo americano assumono il senso di una spregiudicata liaison russo-tedesca, basata su interessi concreti che non hanno proprio nulla di “multilaterale”. Sul piano geopolitico, non su quello moralistico del conflitto di interessi, si palesa una situazione preoccupante. Dall’Ostpolitik di Brandt ai silenzi tedeschi sulla situazione democratica di Ucraina prima e di Bielorussia oggi, all’assunzione dell’attuale ruolo da parte di Schröder c’è una linea di pervertita coerenza di cui si può cogliere oggi in modo più chiaro il senso"
mercoledì, dicembre 14, 2005
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