Forse ha ragione mariosechi.net e questa sarà la madre di tutte le battaglie per Berlusconi, ma mi pare che sia una guerra che poteva essere tranquillamente evitata, se il premier avesse seguito i suoi stessi precetti. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Una battaglia liberale per limitare certi "poteri forti", tramite riforme volte a ridurre le rendite garantite da leggi dello stato e dalla protezione delle burocrazie, avrebbe avuto il sostegno popolare e l'assenza di sospetti di giocare per puro interesse personale o sete di potere. Purtroppo i mezzi impiegati dal premier e da Giulio Tremonti sono stati illiberali, facendo sorgere il dubbio che non si desiderasse un'evoluzione liberale, ma che le casematte del privilegio cadessero intatte nelle proprie mani.
Come si è già scritto, invece di tuonare contro le banche e poi cercare d'asservirle, sarebbe stato preferibile riformarne lo status di privilegio e cessare di proteggerne quote di mercato e rendite di posizione. Lo stesso discorso vale per la stampa o per la magistratura. Qui si tifa soprattutto per il centrodestra, e quindi, per ora, anche per Berlusconi. E' ora però di combattere con strumenti che garantiscano un'evoluzione liberale della nazione, altrimenti vinceremo ogni battaglia, per perdere la guerra.
martedì, ottobre 06, 2009
Battaglie autolesionistiche
Posted by J.C. Falkenberg at 10:24 PM
Labels: giulio tremonti , Liberalismo , Silvio Berlusconi
Comments for this post
All comments