Persino Paul Krugman ci è arrivato: il governo cinese sta manipolando i tassi di cambio, impedendo una rivalutazione che in presenza di cambi liberi aiuterebbe a correggere gli attuali squilibri commerciali, senza ridursi a tattiche protezionistiche fallimentari nel lungo periodo. Essendo Krugman e quindi cieco ai fallimenti dello Stato, non si accorge di quanto la situazione sia il frutto di una distorsione di mercato ad opera di un governo e non un fallimento del meccanismo competitivo che tanto detesta, ma ci rassegniamo. Questa distorsione è vecchia di anni e, in tandem con l'eccesso di liquidità generato dalle politiche della Federal Reserve, ha giocato anche un ruolo derivante nella nascita ed espansione della bolla speculativa che ha portato a questa crisi. Ovviamente, propone la soluzione sbagliata (che renderebbe gli USA più simili alla Cina che tanto detesta), ma il problema esiste e si sta aggravando.
venerdì, ottobre 23, 2009
Cineserie alla Krugman
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