L'Economist cerca di instillare prudenza nelle elites dell'Anglosfera: secondo l'editoriale dell'ultimo numero, l'amministrazione Bush dovrebbe evitare una uscita di scena "wagneriana" con una guerra all'Iran e ricorrere invece a pressioni multilaterali sul governo iraniano.
Conviene che i redattori del settimanale inglese alzino ancora la voce: la presentazione delle prove dell'uso di armi iraniane nel paese negli attacchi contro i soldati della coalizione non promette nulla di buono. Rimane il dubbio: la velata accusa di essere complici della morte di 170 americani serve per rinforzare la mano della diplomazia o a spianare la strada per un'azione di forza?
Conviene che i redattori del settimanale inglese alzino ancora la voce: la presentazione delle prove dell'uso di armi iraniane nel paese negli attacchi contro i soldati della coalizione non promette nulla di buono. Rimane il dubbio: la velata accusa di essere complici della morte di 170 americani serve per rinforzare la mano della diplomazia o a spianare la strada per un'azione di forza?