Cos'e' una Digg Rock Star? Un dodicenne che potrebbe decidere la prima pagina del vostro quotidiano, influenzando la vostra visione del mondo e le vostre decisioni di acquisto.
Si tratta della definizione coniata da Michael Arrington, leggendo sul WSJ dell'influenza sproporzionata di un numero ristretto di utenti dei siti di "social media" come Digg, Reddit o del.icio.us nella composizione delle "prime pagine" di tali servizi e quindi nelle opinioni di chi li impiega come fonte di notizie ed opinioni.
Lo studio del Wall Street Journal e di Dappit demolisce molta della retorica sulla natura democratica e paritaria dei social media: anche in "comunità" del genere nascono rapidamente reputazioni e gerarchie, con utenti rispettati e presenti in maniera massiccia, in grado di esercitare una influenza sproporzionata sulla percezione di notizie, link e prodotti. Ad esempio, nel caso di Digg (900mila utenti registrati), 30 utenti hanno postato un terzo delle notizie e dei link in home page.
La novità, per chi non frequenti troppo i bassifondi di Internet, sta nel profilo di questi utenti: mentre in altri campi i professionisti e gli esperti la fanno da padroni, alcuni fra i principali utenti sono minorenni: nel caso di Reddit, Adam Fuhrer, dodici anni, è stato in grado di rimanere a lungo nelle primissime posizioni, con storie votate da 500 utenti.
Henry Wang, 17 anni, è stato a più riprese "l'utente numero 2" di Digg. Una sua segnalazione (1700 voti) ha portato il sito Famster.com, allora appena lanciato, ad essere visitato da 50mila utenti unici al giorno.
Ogni filtro in termini di competenza ed autorità sembra essere saltato. Cosa succederebbe se qualcuno volesse approfittarne? User/Submitter.com e Netscape hanno portato il modello alle naturali conseguenze: la professionalizzazione dei maggiori "trovalink", da un lato; il tentativo di manipolazione della prima pagina a fini di sfruttamento commerciale e marketing, dall'altro.
Netscape, abbandonato il campo di portali e browser, si è rilanciata come sito di social news; fra i suoi dipendenti, ora troviamo "nostro" Mr Wang, al suo primo lavoro fisso. Il dubbio sorge spontaneo: il suo nuovo datore di lavoro potrebbe ordinare di orientare il flusso di link ed i commenti verso una direzione che potrebbe compiacere gli inserzionisti? Probabilmente i danni alla reputazione e quindi al traffico sul sito di Netscape, nel caso la società indulgesse ad pratica simile, costituiscono un potente incentivo alla trasparenza e sono sufficienti per scongiurare questi rischi.
Il problema maggiore si pone invece con individui e aziende che puntano chiaramente al "voto di scambio", promettendo denaro in cambio di voti su Digg. Esiste già un nome, "payola scheme", preso a prestito da una pratica illegale nell'ambiente della radio, ossia quella di pagare una stazione radio perché trasmetta una determinata canzone, spacciandola per normale programmazione. Tutti i siti di social media sono ben consci del problema e cercano di tenere sotto controllo la situazione; speriamo ci riescano, vista la potenziale enorme utilità dei social media, oltre alla loro popolarità.
Hat tip:TechCrunch. , Wall Street Journal, Searchenginejournal,Problogger
Si tratta della definizione coniata da Michael Arrington, leggendo sul WSJ dell'influenza sproporzionata di un numero ristretto di utenti dei siti di "social media" come Digg, Reddit o del.icio.us nella composizione delle "prime pagine" di tali servizi e quindi nelle opinioni di chi li impiega come fonte di notizie ed opinioni.
Lo studio del Wall Street Journal e di Dappit demolisce molta della retorica sulla natura democratica e paritaria dei social media: anche in "comunità" del genere nascono rapidamente reputazioni e gerarchie, con utenti rispettati e presenti in maniera massiccia, in grado di esercitare una influenza sproporzionata sulla percezione di notizie, link e prodotti. Ad esempio, nel caso di Digg (900mila utenti registrati), 30 utenti hanno postato un terzo delle notizie e dei link in home page.
La novità, per chi non frequenti troppo i bassifondi di Internet, sta nel profilo di questi utenti: mentre in altri campi i professionisti e gli esperti la fanno da padroni, alcuni fra i principali utenti sono minorenni: nel caso di Reddit, Adam Fuhrer, dodici anni, è stato in grado di rimanere a lungo nelle primissime posizioni, con storie votate da 500 utenti.
Henry Wang, 17 anni, è stato a più riprese "l'utente numero 2" di Digg. Una sua segnalazione (1700 voti) ha portato il sito Famster.com, allora appena lanciato, ad essere visitato da 50mila utenti unici al giorno.
Ogni filtro in termini di competenza ed autorità sembra essere saltato. Cosa succederebbe se qualcuno volesse approfittarne? User/Submitter.com e Netscape hanno portato il modello alle naturali conseguenze: la professionalizzazione dei maggiori "trovalink", da un lato; il tentativo di manipolazione della prima pagina a fini di sfruttamento commerciale e marketing, dall'altro.
Netscape, abbandonato il campo di portali e browser, si è rilanciata come sito di social news; fra i suoi dipendenti, ora troviamo "nostro" Mr Wang, al suo primo lavoro fisso. Il dubbio sorge spontaneo: il suo nuovo datore di lavoro potrebbe ordinare di orientare il flusso di link ed i commenti verso una direzione che potrebbe compiacere gli inserzionisti? Probabilmente i danni alla reputazione e quindi al traffico sul sito di Netscape, nel caso la società indulgesse ad pratica simile, costituiscono un potente incentivo alla trasparenza e sono sufficienti per scongiurare questi rischi.
Il problema maggiore si pone invece con individui e aziende che puntano chiaramente al "voto di scambio", promettendo denaro in cambio di voti su Digg. Esiste già un nome, "payola scheme", preso a prestito da una pratica illegale nell'ambiente della radio, ossia quella di pagare una stazione radio perché trasmetta una determinata canzone, spacciandola per normale programmazione. Tutti i siti di social media sono ben consci del problema e cercano di tenere sotto controllo la situazione; speriamo ci riescano, vista la potenziale enorme utilità dei social media, oltre alla loro popolarità.
Hat tip:TechCrunch. , Wall Street Journal, Searchenginejournal,Problogger
tag: Digg, Media, Reddit, Tecnologia, Payola,Internet