giovedì, giugno 26, 2008

Di nuovo liberi di difendersi. Ditelo a Repubblica

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribadito il diritto per i cittadini di portar armi e l'impossibilita' per le amministrazioni locali di sopprimere tale diritto.
L'amministrazione comunale di Washington D.C. aveva imposto una ordinanza sulle armi da fuoco che di fatto proibiva ai cittadini di possedere armi da fuoco cariche anche nella propria casa. La Corte Suprema ha stabilito che non e' possibile limitare il diritto di portare armi , sancito dal secondo emendamento della Costituzione, sino ad elminarlo. Gli stati dell'unione e le amministrazioni locali rimangono liberi di regolare le modalita' di acquisto di armi e il diritto di circolare in pubblico con armi cariche, ma nnon potranno piu' cercare di abolirne il possesso per vie traverse.

Qualcuno lo dica ai signori di Repubblica, che alcuni mesi fa publbicava un articolo dal titolo "La Corte processa le armi", suggerendo che la Corte Suprema avrebbe addirittura potuto mettere fuorilegge le armi da fuoco negli USA, invece che ampliare il diritto ad usarle : la notizia opposta a quella reale, anche allora.

Ancora problemi sul mercato monetario

Il mercato interbancario ricomincia a mostrare segni di tensione, nonstante le centinaia di miliardi di dollari pompati nel sistema dalle banche centrali e, soprattutto, i miliardi raccolti dalle banche stesse sotot forma di aumenti di capitale. Si tratta soltanto del tentativo di conservare cassa ed abbellire i bilanci in occasione della tirmestrale, oppure c'e' qualcosa di piu', come pochi mesi fa, nonostante la nuova liquidita'?
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LONDON -- Tensions in Europe's short-term lending markets are on the rise again, repeating a pattern that central bankers had hoped to end by pumping in hundreds of billions of dollars in recent months.

The pressure partly reflects an end-of-quarter effect, as banks hoard cash to make sure their finances look healthy when they report second-quarter results.

[chart]

But it also demonstrates that fears of further write-downs and possible failures aren't going away.

The write-downs will eat further into the capital cushions banks maintain against future losses, at a time when raising new capital is becoming tough. Since the financial crisis began last summer, banks globally have raised about $300 billion in an attempt to offset nearly $400 billion in write-downs.

"The problem is that as quickly as capital is being raised, it has been lost," Citigroup Inc. banking analyst Simon Samuels wrote in a recent report.
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mercoledì, giugno 25, 2008

il calunniato

L'Italia è Qualunquista? Magari! Mondadori pubblica un volume su Guglielmo Giannini, antistatalista calunniato dai socialisti di ogni colore: rossi, neri, bianchi e "libberali".
Era ora.
Era un guitto? Forse, ma un guitto che aveva ragione, al contrario della molto rispettabile teppaglia che ci ha regalato quarant'anni di lento declino, dopo pochi anni di miracolo economico frutto di politiche che mal sopportavano e di cui nulla capivano.

ALmeno lo ammettono

Goldman Cuts Financials, Admits Goofed on Upgrade - NYTimes.com: "BANGALORE (Reuters) - Goldman Sachs & Co strategists urged stock investors on Monday to 'underweight' U.S. financial and consumer shares, admitting it was wrong when it upgraded both sectors just seven weeks ago."

Goldman quant funds : rieccoli. Ed è una buona notizia

I fondi quantitativi, che investono in strategie elaborate e gestite da algoritmi e non direttamente da esseri umani, hanno avuto un pessimo 2007, ma almeno i migliori fra loro stanno più che recuperando terreno: i due fondi quantitativi gestiti da Goldman Sachs sono in attivo del 18% e del 7% nel 2008. Una ottima notizia per il mercato, che tali fondi stabilizzano e rendono più liquido senza la necessità di interventi governativi ed una lezione per chi vede negli "speculatori" l'origine dei mali del mondo.

L'idea dietro ai fondi quantitativi è ottima, anche se deve essere gestita in maniera responsabile: nei mercati elettronici attuali, non è più possibile analizzare direttamente molte opportunità di arbitraggio, a causa del breve tempo nel quale esse esistono. La soluzione consiste nell'investire risorse per creare programmi che identifichino e prendano profitto da tali opportunità con i tempi di un computer, in millisecondi, in base a strategie gestite e testate dai trader sulla base di modelli statistici e della propria esperienza. Questa strategia è stata estremamente profittevole per alcune categorie di hedge fund ed ha migliorato l'efifcienza di numerosi mercati azionari, dove i prezzi di azioni ed opzioni sono stati mantenuti in linea con i propri valori teorici proprio dall'azione di tali fondi.
Nell'estate 2007 l'inizio della crisi del credito introdusse un elemento nuovo: le banche tagliarono le linee di credito dei fondi, costringendoli a ridurre drasticamente i propri portafogli e creando un effetto a catena che mandò in perdita i fondi quantitativi.

Il ritorno al profitto della categoria rafforza l'idea che la strategia perseguita da tali fondi sia stata in grado di adattarsi anche al nuovo assetto, con accesso ridotto a finanziamenti a brevissimo termine. Si tratta di unanotizia positiva per qualsiasi partecipante al mercato. Giova ricordare come la "speculazione" portata avanti da tali fondi - acquistare azioni sottovalutate e venderne di sopravvvlautate, o papprofittare di momentanee inefficienze nella quotazione di strumenti correlati - ha proprio la vitale funzione di mantenere liquido ed efficiente il mercato: con grandi volumi ed operatori in grado di eliminare lealterazioni legate anche a singole, grandi operazioni, gli investitori aumentano le probabilità di avere sempre e comunque la possibilità di eseguire le proprie transazioni a prezzi equi senza creare movimenti di mercato ed in ogni momento, senza ulteriori aggravi di costo. Al contrario di regolamentaizoni ed uffici statlia, infatti, gli "speculatori" in questoni ci mettono del proprio e cadono o propserano soltanto in base a quanto bene possono svolger eil proprio mestiere.




Fonte: MarketWatch

ALmanacchi sfortunati

A una zecca è capitata Calamity Jane.Complimenti alla sorella cattiva .

martedì, giugno 24, 2008

Perot, Barr e il Wolter dell'Illinois

Da Sgembo, un post sull'effetto Barr, il controverso candidato libertarian ( che a noi non pare proprio tnto libertarian). I terzi candidati negli Stati Uniti sono spesso una sciagura per l'area politica di riferimento: il verde Ralph Nader non èriuscito a fare abbastanza danni alla sinsitra americana, ,ma Ross Perot e la demenza del partito repubblicano della California regalarono gli USA a Clinton.
Bob Barr regalerà l'America alla versione americana di Wolter Veltroni?
Come lui, Barack Obama sfoggia un vuoto abbellito da una retorica patinata e amabile perché completamente priva di contenuti . Come lui, ha collaboratori che condividono il peggio delle idee d'una certa Europa, già pronta alla resa senza condizioni ed al declino.

FHA's unintended consequences

Un'agenzia governativa sta involontariamente prendendo il posto dei mutui subprime?
La FHA dovrebbe assistere gli americani meno facoltosi nell'acquisto di una casa; era già finita sotto accusa nei giorni scorsi a causa della facilità con cui nel passato aveva concesso prestiti: data la facilità di ottenere credito, negli anni scorsi la sua "quota di mercato" era scesa. Invece di rallegrarsi per il miglior funzionamento del mercato, i burocrati che la dirigono hanno ridotto al minimo i propri standard, provocando perdite miliardarie.

Oggi, la beffa: alcune agenzie immobiliari sono ancora in grado offrire mutui al 100% a clienti quasi subprime e poi scaricarli alla FHA ,sfruttando una scappatoia nei regolamenti dell'agenzia. Il tutto alla luce del sole e con il parziale appoggio di parte della dirigenza della FHA (una roccaforte democratica ed una copiosa fonte di fondi per il partito di Obama e dei Clinton, esattamente come le agenzie maggiori, quali Fannie Mae e Freddie Mac .

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Mortgages that allow consumers to put little if any money down when buying a home have largely disappeared as a financing option available from private lenders. But they are still available -- and growing more popular -- through a government-backed program.

The offers -- including "100% financing" -- are made possible due to down-payment assistance programs run by nonprofit organizations. These programs are funded largely by home builders and also by private homeowners desperate to sell. The seller-funded groups provide enough down-payment money to buyers that they can qualify for a mortgage backed by the Federal Housing Administration, which requires at least a 3% down payment.
Supporters of the down-payment programs say they help the FHA fulfill its goal of assisting first-time home buyers. But critics say the programs will burden the government agency, and taxpayers, with bad loans
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lunedì, giugno 23, 2008

Mononline- notizie dal fronte

La caduta delle assicurazioni monoline si sta avvicinando pericolosamente allo stadio finale: l'uscita dall'ambito finanziario e l'approdo alle aule di Tribunale. Nelle ultime notizie, a farla da padrone non sono più gli equilibri di bilancio, ma gli accordi straordinari di rinegoziazione dlele polizze, all'ombra di velate minacce da paerte delle autorità di vigilanza . Non si vuole chiamarlo default o ristrutturazione, ma ci siamo.

MBIA , nonostante l'aumento di cpaitale appena completato, si ritrova a rischio di una ulteriore emorragia a circa 7.5 miliardi di dollari. In tempi più felici, MBIA si era diedicata alla gestione di fontoi per conto di numerosi clienti istituzionali, attraverso strumenti chiamati "guaranteed investment contracts" : una sorta di polizza a ritorni mininim garantiti, impiegati al posto dei normali depositi bancari e che pagano tassi relativamente ridotti, grazie al prestigioso rating AAA. A causa del downgrade effettuato da Moody's, tuttavia, questo rating è saltato, permettendo in teoria agli investitori di richiedere che MBIA integri le garanzie di talicontratti.

Per MBIA si tratta dell'ennesimo problema di liquidità, problema pressante che la ha costretta a compromettere il poco futuro che le rimane con una mossa controversa: dopo avere ottenuto denaro fresco, si è rifiutata di versare 900 milioni nella propria sussidiaria responsabile direttamente dell'assicurazione dei bond. Tale mossa avrebbe permesso alla opco (come viene chiamata) di mantenere il prestigioso AAA, parmettendle di nutrire speranze di una futura ripresa del business. La decisione di bruciare tale possibilità, pur di mantenere cassa, la dice lunga sull'ottimismo del management di MBIA.

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Banche e monoline: negoziare con la pistola sul tavolo.

Se si volesse essere maliziosi, la si chiamerebbe una competizioni fra ladri, finita con l'intervento di un poliziotto che sembra decisamente poco imparziale.

Per anni, banche ed investitori in genere hanno acquistato strumenti ben poco trasparenti, affidandosi anche alle garanzie fornite dalle assicurazioni monoline: i più trascurati - o aggressivi - non hanno mai davvero guardato cosa cvi fosse "sotto il cofano", perché tanto le obbligazioni cartolarizzate erano dotate di uno stellare rating AAA, gentilmente fornito dalle monoline in cambio di una adeguata commissione.

Per chi si illudeva di avee scroccato un pasto gratis, il sipario è cominciato a calare oggi, in due fasi: la prima, uno scoop del Financial Times, che rivelava l'esistenza di trattative fra le banche e le monoline per terminare contratti di assicurazione su CDO (scritti in forma di CDS)per un totale di 125miliardi di dollari . L'obbiettivo sarebbe una "commutazione" dei contratti, ossia cancellazione degli stessi in cambio di un pagamento da parte dell'assicurazione.

I rischi, per le banche, sono evidenti: al posto di pagare un premio ed essere certe di recuperare in teoria il pieno valore di acquisto dei CDO, gli istituti che rinunciano alla protezione dei CDS sarbebero costretit a valutarne la qualità impilcita e quindio ad accettare pesanti svalutazioni dei titoli in portafoglio. D'altro canto, le monoline non sono più AAA e quindi i bond da loro garantiti andrebbero svalutati comunque, perlomeno al livello di un bond emesso da uan azienda di rating AA e forse, a breve, singola A; per non parlare del premio al rischio di mercato per le monoline, di fatto simile a quello di un bond Caa, ben all'interno della categoria dei junk bond.

Il discorso e le trattative sono tecnicamente complesse e dovranno essere portate avanti per ogni singolo CDO, ma le autorità di vigilanza hanno appena fornito un forte incentivo ad una rinegoziazione.

Eric Dinallo, il commissario alle assicurazioni dello Stato di New York, ha di fatto suggerito l'equivalente dell'amministrazione controllata per le maggiori monoline, nel caso sospettasse rischi alla solivibilità; oggi, la società di rating ed analisi CreditSights ha pubblicato un report con una analisi dettagliata del significato di una mossa del genere. Le conclusioni sono chiarissime: le autorità possono scegliere di privilegiare la funzione "originaria" delle monoline e continuare a garantire i bond municipali, riducendo gli assicurati di altri prodotti al rango di creditori residuali.

Una prospettiva che sta sicuramente rendendo molto appetibile l'idea di prendere pochi , maledetti soldi subito ed accettare le perdite successive a denti stretti.

Hat tip: Naked capitalism

Da importare

Grazie a Phastidio, ecco la DIY Yahoo! Resignation Letter. Ossia il generatore automatico di dimissioni da Yahoo!, ch edopo il mancato accordo conMicrosoft vede l'esodo di molti dei suoi dipendenti milgiori. Le scelte multiple sono assolutamente esilaranti, ma il giochino lascia un pochino di amaro in bocca. Perché Phastidio ha raigone: in un mercato ingessato com equello italiano, una grand eazienda potrebbe permettersi di fare di tutto, prima che i suoi dipendenti riuscissero ad andarsene per non finirein un altro carrozzone.


Hat tip: Phastidio

La nova legge salva-Berlusconi? E' di Prodi

Esagerazioni retoriche a parte, il govenro BErlusconi non si è inventato proprio nulla. Leggere per credere: Perchè si sappia.

Hat tip: ilpensatore

giovedì, giugno 19, 2008

Guida ai CDS

Prosegue l'ottima Guida ai CDS di Macromonitor. Cosa bisogna maneggiarepur di mangiare... l'unica cosa che mi permetto di far notare è che le basi negative purtroppo pososno permanere anche a lungo, soprattutto se il costo di finanziare una posizione nel bond è molto elevato, rispetto a quello di scrivere un derivato. Avviene nel caso vi siano tasis interbancari elevati e pochi compratori che non si finanziano a leva e quindi sono in grado di "chiudere" l'arbitraggio senza dover pagare cifre elevate per i fondi presi a prestito.

Facciamo qualcosa di destra?

Il problema italiano rimane sempre lo stesso: dopo quarant'anni di lavaggio del cervello in tinta rosso-bianca, in Italia la destra ha roppa poca fiducia in se stessa, quando si tratta di fare qualcosa di destra e si accontenta di fare il verso alla sinistra moderata. Anche quando si parla di finanziaria.
Ad una prima analisi, quello che si potrebbe dire è che gli elettori di Prodi dovrebbero essere soddisfatti e magari astenersi dal commentare: anche se hanno perso la elezioni, si ritrovano con una Finanziaria estremamente simile a quella che avrebbero fatto Padooa Schioppa e soci. Chi invece ha votato per un cambio di registro, potrebbe avere parecchio di che lamentarsi, anche se perlomeno si intravedono alcune norme liberalizzatrici sui servizi pubblici locali e sulle coop.
SI tratta di una partenza decisamente in sordina, sicuramente in tono minore rispettoa quello che il nuovo Governo avrebbe potutto fare. Il soffocamento degli enti locali è una costante dai tempi del Governo Ciampi, una costante che sarebbe stato meglio vedere scomparire, magari ocn un riordino della ripartizione del carico fiscale che finanlmente responsabilizzasse gli enti stessi. Allo stesso modo, almeno il segnale dell'inizio di un drastico cambio di regime per quanto riguarda sanità e pensioni sarebbe stato molto gradevole.

Consoliamoci: al momento sembra improbabile che qualcuno lasci baratri del genere di quello di Roma, uno scandalo con pochisismi precedenti e la cui copertura mediatica è minuscola, in proporzione all'entità dello scandalo.

martedì, giugno 17, 2008

Chapeau alle chiappe dorate

La mia destra ha ragione: al Ministero del Tesoro dovrebbero piantarla di nascondere le tracce della propria pigrizia fingendo iperattivismo legislativo - che danneggerà chiunque altro.

Il resto del post è anche meglio

Hat tip: Phastidio

PS: citare l'autore di una proposta quale sostengno alla proposta stessa è come chiedere all'oste come è il vino. Così come citare fuori contesto. Tremonti lo preferivamo quando publicava il libro bianco, non quando si fa prendere da spasmi giustizialisti in salsa fiscale.

Destri meglio dei sinistri?

Il dubbio ci era venuto Qualcuno ha consultato le statistiche e pare sia vero:una certa categoria di sinistrorsi non sono soltanto antipatici, ma anche parecchio problematici per la sopravvivenza della società

behold the collateral (damage?)

La BCE era stata soprannominata ad un certo punto "il maggior SIV del pianeta", all'insaputa o quasi di molti suoi cittadini. Questa settimana l'Economist ha ridocrdato il problema - era ora.

Chi è senza peccato, fra le banche centrali, scagli la prima pietra: la Federal Reserve ha dovuto estendere credito anche alle banche d'affari; la Bank of Enlgandha dovuto nazionalizzare una banca e allargare di molto i cordoni della borsa per altre.
Noi europei siamo stait virtuosi e senza problemi? Magari. La BCE non lo pubblicizza, ma è ben risaputo che è la banca centrale con la maggiore esposizione a cartolarizzaiozni di dubbia origine: temendo il minore sviluppo dei mercati europei rispetto a quelli del dollaro, la BCE ha inondato di liquidità il mercato in manier maggiore della Fed ed ha sempre accettato cartolarizzazioni di qualità inferiore rispetto a quelli della Bank of England, arrivando al paradosso di avere intere carolarizzazioni costruite al solo scopo di essere rifilate alla Banca Centrale d aparte delle stimatissime banche commerciali europee.


clipped from www.economist.com

The Fed accepts complex credit derivatives in its liquidity operations, which the others do not; the Bank of England, with its Special Liquidity Scheme dating from April, accepts AAA securities of all types, but only those held on a bank's balance sheet before the end of last year. The British bank also applies more stringent “haircuts”—ie, it is tougher on valuations—than the ECB, according to market participants. The result, unless the ECB changes its tune, is that it could well end up as the repository of last resort. If banks start to default, the ECB—and ultimately the euro-zone taxpayer—could be left holding a lot of toxic assets. Almost as bad—for those with a mind for justice—is the thought that the same supposed rocket scientists, using the same benighted techniques that caused the mess, may be taking everyone for a ride again.

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martedì, giugno 10, 2008

Una BMW in lana???

La nuova frontiera delel automobili: una BMW coperta di tessuto, anziche' di metallo.

lunedì, giugno 09, 2008

Lehman Bloodbath Reloaded - o no?

LEhman ha appena annunciato di aver venduto 130 miliardi di asset, aver aumentato la propria liquidità in cassa a 45 miliardi di dollari... ed aver perso quasi 3 miliardi di dollari, ossia 5.4 dollari ad azione. Per la cronaca, il consenso degli analisti era per una perdita di 38 centesimi ad azione, mentre il Wall Street Journal pubblicava i rumour di perdite "superiori" ai 2 miliardi e la raccolta di circa 6 miliardi agintivi di capitale proprio.

Il mercato sembra andare meglio invece che continuare a scendere. Cosa sono, in fondo, 3 mliliardi, quando hai qualcuno disposto a regalartene 6? Speriamo soltanto che gli investitori in Lehman siano più fortunati di quelli in Ambac: la compagnia riassicurazione ha bruciato in tre mesi di svalutayioni buona parte del capitale raccolto ad inizio anno.

Conflitti d'interesse in casa d'altri

E finalmente siamo arrivati al punto dolente della storia d'amore fra agenzie di rating e strumenti di finanza strutturata: il punto in cui si scopre che trattavasi di amore mercenario e non romantico.
La SEC infatti ha "scoperto" l'acqua calda: le agenzie di rating offrivano servizi di consulenza per aumentare le probabilità di ottenere un rating al top della gamma per strumenti derivati complessi; il rating in quesioine viene poi assegnato dall'agenzia stessa, con evidenti rischi riguardo all'imparzialità del processo, già messa in dubbio da uno studio accademico di Joseph Mason and Joshua Rosner nel Maggio 2007 .
Il regolatore americano proporrà che tale attività venga vietata e dovrebbe anche proporre l'obbligo per le agenzie di rating di pubblicare almeno parte dei dati ottenuti durante il processo di rating, nel caso tale rating non venga pubblicato. Al momento, infatti, è facoltà dell'emittente dei bond , che paga per il rating, decidere se esso sia pubblicabile o meno. Il risultato è, ovviamente, che i rating divengono pubblici soltanto quando sono allineati o al di sopra delle aspettative dell'azienda committente.

Maggiore regolamentazione, allora? Forse, ma scordiamoci che il motivo per cui le agenzie di rating possono permettersi simili comportamenti deriva a sua volta da una regolamentazione precedente e non da un esplicito fallimento del mercato: le agenzie di rating costituiscono un oligopolio sanzionato a livello governativo, che li mette al riparo dall'emergere della concorrenza.
Esistono già agenzie di rating che vengono pagate da investitori e via "abbonamento", rendendole indipendenti dagli emittenti. ma i giudizi di tali agenzie non vengono riconosciuti dalla SEC e da altre autorità di regolamentazione.


Hat tip: Bloomberg

domenica, giugno 08, 2008

il complotto demoplutogiudaico

Secondo iil portavoce di Hamas, un attacco israeliano sarebbe imminente. Questi giudei impertinenti: e' dai tempi dell'illuminato camerata Goebbels che se la prendono per un nonnulla; bastano alcune migliaia di missili lanciati sui civili o alcune leggi a scopo genocida per farli subito irritare. Non come i bravi ragazzi arabi e musulmani, che non amazzerebbero nesusno neppure per delle vignette satiriche ...

Ditemi che non e' vero

Spero che Temis abbia esagerato:


da qualche giorno è entrato in vigore il testo unico sulla sicurezza, voluto dal governo prodi. ogni due righe c'è un anno di carcere. mai visto un provvedimento più folle. ispirato ad una concezione punitiva - sia pure in nome di una giusta esigenza di tutela - prevede anni di carcere per le più elementari violazioni. una per tutte. chi lavora dinanzi al computer deve essere informato dei rischi che corre e ogni due ore ha diritto a 10 minuti di pausa.

mercoledì, giugno 04, 2008

Non capivano prima, non capiscono adesso

Sulla brutta copia del New York Times (inquietante già di suo) Giannini ha un ruolo preciso : leggiuchciare l'Economist e trarne le conclusioni sbagliate, soprattutto parlando d'Italia.
Sproloquiando su Tremonti, dice:

"Giulio Tremonti ama ripetere un leitmotiv: 'L'economia la fa l'economia, non la fanno i governi'. Ha ragione solo in parte."
La parte in cui ha ragione è proprio l'opposto di quella che vorrebbe Giannini: lui vorrebbe che il ministro Tremonti intervenisse di più e su temi cari alla sinistra; personalmente, gradirei che invece Giulio Tremonti razzolasse come predica e che di conseguenza lasciasse fare alla "economia", liberando spazi per l'azione degli individui e ritraendo la pesante mano del governo.
Invece il ministro dell'Economia ricicla le peggiori idee di Blair, razzolando male dopo aver ben predicato.
La tassa straordinaria sui profitti delle aziende petrolifere e sulle banche è infatti diretta discendente della windfall tax, presente nel Labour Manifesto del 1997 e volta a tassare gli "eccessivi" guadagni derivanti dalla privatizzazione delle aziende di Stato britanniche. Eccessivi a posteriori, oviamente: almomento della privatizzazione il governo Thatcher aveva dovuto ricorrere ad ogni sorta di incentivi per convincere gliinglesi a comprarsi quelli che venivnao visti come dei carrozzoni.
I suoi effetti sono perlomeno discutibili: a fronte di un introito di circa 5 miliardi di sterline, ha rischiato di scardinare la reputazione della Gran Bretagna come nazione dove impera la certezza del diritto. Il problema maggiore, allora come oggi, non è tuttavia questo, né che a pagarla, alla fine, non saranno certo le "corporation", semplici finzioni giuridiche, o i manager, ma gli azionisti ed i consumatori.
Il punto è lo stesso che si riscontra nelle giursidizioni a rischio di nazionalizazione o di altre predazioni governative: si genera una riduzione degli investimenti e quindi della ricchezza futura. Se esiste il rischio che i frutti di tali investimenti vengano depredati, allora ci si limiterà a sfruttare all'osso l'esistente, intascare i profitti e fare le valige; l'effetto opposto, insomma, a quello in teoria ricercato da ogni buon ministro socialista, pardon colbertista.
Si tratta di un esempio di conseguenze inattese di politiche in apparenza utili a fini sociali, un classico "fallimento del socialismo", corrispettivo molto più frequente dei "fallimenti del mercato" : un provvedimento dalle ottime intenzioni che produce pessimi risultati, in pieno contrasto con i propri stessi obbiettivi.

Come nel caso della proposta di rinegoziazione quasi-volontaria dei mutui, si tratta di un lodevole tentativo di risolvere un problema, una novità rispetto alle tattiche dilatorie e vessatorie del precedente governo. Purtroppo, rischia di essere un tentativo controproducente, a causa dell'impiego degli strumenti sbagliati. In nazioni come l'Italia, si crede sempre che sia necessario fare "qualcosa", qualsiasi cosa, che il governo debba agire ed intervenire, anche quando rischia di fare maggior danno di quanto non se ne stia già verificando. Comincio a temere che la capacità di resistere e non cadere in certe trappole sia come il coraggio per Don Abbondio : “[...] se uno non ce l’ha, non se lo può dare”.

update: questo post e' un fratello quasi gemello del mio pezzo su giornalettismo

A good point

Giusva si chiede: Chi li ha visti? Pronti a manifestare per Gaza, pronti ad appoggiare Hezbollah, ovviamente per ragioni umanitarie. Allora, perché non c'è un cane in piazza quando arriva il pazzo presidente iraniano?

martedì, giugno 03, 2008

Certo centrodestra riscopre la laicità. Era ora

Ben detto da Camelot: Fedeli al Vaticano o alla Repubblica? Sia mai che questa sia l'occasione giusta perché molti a destra riscoprano la laicità, senza farsi ammaliare da chi bercia contro un supposto "laicismo" ?

E' banale, ma lo abbiamo spesso dimenticato: la Curia non si identifica con con la cultura liberale o più in generale con quella di destra. Ha differenti obiettivi e un'agenda differente e dovremmo fnalmente prenderne atto. Lo fece De Gasperi, capace, pur da democristiano e centrista, di opporsi ai desiderata del Vaticano.

Liberissimi i preti di dire la loro. Doveroso, per i politici, smettere di nascondersi fra leloro sottane,diventare adulti e cominciare a fare il proprio mestiere, per una volta.

Lehman Bloodbath

Chi ha detto che la crisi era finita? L'altro ieri, la monoline Ambac ha nanunciato di avere di fatto già bruciato l'aumento di capitale del mese scorso. Nulla è accaduto. Oggi, Lehman ha perso sino al 12 percento sulla scia di un reportage che la darebbe vicina ad un nuovo aumento di capitale, per fronteggiare la diffcoltà nello sbarazzarsi della montagna di asset legati ai mutui all'edilizia commerciale. L'effetto sulle Borse è stato notevole, questa volta.
Se Lehman è stata il detonatore, il malessere non è limitato al solo comparto azionario: anche oro e petrolio sono in netto calo, mentre i titoli di Stato a lunga rimangono a malapnea stabili. Potrebbe trattarsi di un semplice strascico della crisi dei mutui, ma al secondo giorno di ribasso pesante delle Borse USA, è probabile che chi pensava che il peggio fosse passato debba avere ancora una certa pazienza.
Sino a quando il sistema finanziario non si sarà ripreso, inutile sperare che ogni rialzo di Borsa sia più che un fuoco di paglia, né che una ripresa economica sia poco di più di pochi punti decimali sopra la stagnazione: senza un sistema finanziario e dei pagamenti in efficienza, senza credito, non esiste leva per gli investimenti, non esiste rete di protezione nei confronti della poca liquidità e della necessità di cpaitale circolante.
Sena contar ele problematiche legate all'inflazione: il petrolio potrebbe anche scendere, ma l'isteresi inflazionistica è un fenomeno ben documentato e molto pericoloso, di cui si sono già viste le avvisaglie: le aspettative di rialzo dei prezzi stanno aumentando e rischiano di innescare un circolo vizioso indipendentemente o quasi dall'andamento dei prezzi delle materie prime. Quando le aspettative di inflazione futura sono alte, infatti, ogni operatore cercherà a sua volta di aumentare i prezzi dei propri prodotti o aumentando le proprie pretese salariali, provocando una ulteriore previsione di aumento dell'inflzione.

Pecore

I particolari dell'acquisizione di GMAC e Rescap da parte di Cerberus gettano una luce inquietante sui comportamenti deli investitori istituzionali almeno nell'ultima parte del mercato toro.

Nel 2006 Cerberus acquistò il controllo di GMAC, la divisione finanziaria di General Motors che fornisce finanziamenti agli acquirenti dei mezzi del gigante automobilistico americano, nonché della controllata ResCap, che sottoscrive mutui immobiliari. Ai tempi, GM era in profonda crisi e GMAC era considerata il gioiello di famiglia, soprattutto per gli immensi utili garantiti dall'attività di leasing e di finanziamento. ResCap, che vendeva mutui appoggiandosi all'inizio proprio sui dati raccolti da GMAC al momento della vendita degli automezzi, era stata una vera miniera d'oro. Al momento del deal, tuttavia, cominciavano ad addensarsi le prime nubi all'orizzonte, i primi dubbi sulla sostenibilità del boom del credito.

L'acquisizione di GMAC era un vero atto di coraggio da parte di Cerberus, fondo di private equity specializzato proprio nella ristrutturazione e nel risanamento di aziende in crisi. Il coraggio non è stato, sinora, particolarmente premiato: la crisi del mercato immobiliare ha devastanto i conti di ResCap e delal controllante GMAC, che continua inoltre a soffrire del calo di vendite di General Motors: meno automobili vendute significa, ovviamente,meno utili dal finanziamento di tali acquisti.

Il Financial Times rivela adesso che Cerberus non è solo in questa avventura: quasi immediatamente dopo la chiusura dell'operazione, ha proceduto a vendere la maggioranza del capitale di GMAC a quasi novanta investitori istituzionali, soprattutto hedge fund, ma anche ad altri, fra cui la Aozora, banca che Cerberus controlla in Giappone.

Il problema è la modalità con cui la vendita sarebbe avvenuta: gli acquirenti non hanno di fatto avuto il tempo di effettuare un'analisi approfondita dei dettagli dell'operazone, ma sono stati messi di fronte ad una alternativa secca: prendere o lascia,e in brevissimo tempo. La maggior parte si è comportata come piccoli risparmiatori dilettanti, fidandosi del nome di Cerberus, dei risultati stellari ottenuti in passato grazie alla partecipazione ai deal del fondo (l'acquisizione di Aozora aveva portato ad un guadagno del 30% nel giro di pochi mesi) e investendo senza preoccuparsi delle conseguenze.

Ciò che disturba è quanti gestori, in teoria sofisticati animali razionali, si siano comportati come pecore, gettandosi alla cieca in un affare senza preoccuparsi di impiegare le enormi capacità di raziocinio per le quali vengono lautamente remunerati dagli investitori che affidano loro il proprio denaro. Sono un convinto sostenitore dell'utilità degli hedge fund e dei fondi di private equity nello sviluppo del sistema finanziario; proprio per questo, credo che un comportamento di questo genere sia assolutamente ingiustificabile.

FT.com / In depth - Investors share GMAC and Chrysler woes


Although Cerberus invested $7.4bn in both transactions when it took the companies private in two of the biggest deals of the leveraged buy-out boom, it has since sold on the majority of its equity, people familiar with the situation said.
[...]

Most of those joining the GMAC deal in 2006 did not have much time to do their due diligence.

Instead, Cerberus invited about 50 hedge funds to its Park Avenue office for a presentation by its chief administrative officer, Seth Plattus.

“It was a ‘trust me’ kind of trade,” says one investor, who bought a small piece of GMAC. “You had no time to do real due diligence. But it was a hot deal and everybody wanted in as part of the gang.”

Many of the people who took part in the deal were friends of Steve Feinberg, founder of Cerberus, and said they invested as a sign of faith in him. Some of the investors also say they made returns of up to 35 per cent after Cerberus invited them into its deal for Aozora.

“They had the wind at their back and got carried away by the momentum,” says the head of one fund of funds that declined to take part. “There was an element of the greater fool theory to it.

lunedì, giugno 02, 2008

L'ennesima zappa sui piedi

La pagliacciata della "assenza" di esponenti leghisti al 2 Giugno ce la potevamo risparmiare. Lega e PdL, che che riescono ancora a stupire in fatto di auolesionismo e infantilismo politico: non impota quanto duro lavoro e quanto impegno il nuovo governo possa investire nel dialogo istituzionale e nel federalismo, questi colpi di testa rischiano di contare quanto un passo falso in Parlamento. Certe stupidaggini andrebbero lasciate ai rifondaroli - oppure la Lega ci tiene a ridarsi un'immagine "barbarica", per meglio trescare con il centrosinistra? Siamo ancora a queste miserie?

S&P + UK Monday massacre

Standard & Poors ha appena tagliato il rating di Merrill Lynch, Morgan Stanley e Lehamn Brothers. J.P.Morgan, Citigroup, Bank of America hanno visto rivisto l'outlook a negativo. Wachovia, altra maxibanca a stelle strisce il cui CEO si è dimesso (leggi: è stato cacciato) oggi, si è aggiudicata una indagine tutta per sè.
Si è salvata Goldman Sachs, la più grande e meglio gestita del gruppo.
Gli ottimisti, quelli che pensano che il peggio sia ormai passato, la prenderanno come l'ennesimo esempio di come le agenzie di rating agiscano quando ormai il danno è fatto ed anzi, abbiamo già toccato il fondo.
I pessimisti, come la dimostrazione che persino le agenzie di rating ci sono arrivate e hanno capito l'estensione del danno. insomma, la luce in fondo al tunnel potrebbe essere un treno in arrivo.
Le azioni bancarie stanno, ovviamente, trascinando al ribasso un mercato che già in Europa era mezzo collassato sempre grazie alle pessime notizie dal fronte bancario, questa volta inglese.
Questa crisi dura da ormai nove mesi, un tempo abbastanza lungo, per gli standard recenti delle crisi finanziarie. Ricordiamoci tuttavia che, nonostante nove mesi siano parecchi, non sono certo una durata estrema, o chissà quanto fuori della media - soprattutto sino a quando la crisi non porta ad una recessione, ma ad un rallentamento nell'economia in generale.

domenica, giugno 01, 2008

BBC E-mail: Bradford & Bingley chief resigns

Jcf saw this story on the BBC News website and thought you
should see it.

** Message **
Crepacuore o coccodrillo?

** Bradford & Bingley chief resigns **
The head of UK mortgage lender Bradford & Bingley quits the firm citing health reasons.
< http://news.bbc.co.uk/go/em/fr/-/2/hi/business/7429869.stm >


** BBC Daily E-mail **
Choose the news and sport headlines you want - when you want them, all
in one daily e-mail
< http://www.bbc.co.uk/email >


** Disclaimer **
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ci risiamo?

Per quante volte Umberto Bossi dovrà flirtare con il centrosinistra prima di capire che, per gli antropologicamente superiori, la sua parte può essere una sola: l'utile idiota?

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2008-06-01_101172229.html

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