Tyler Cowen su Marginal Revolution si chiede se vi sia ancora spazio per i libertarian nel dibattito politico .
Al momento, il centro politico americano smebra ritornare verso lo statalismo, con semplici differenze riguardo all'uso ed abuso della macchina governativa, ma senza piu' desiderio di ridurne le dimensioni. T.C. e propone una spiegazione basata sulla tecnologia per questo fenomeno: esistono progressi tecnologici che rendono piu' facile l'estensione dello stato centralizzato.
Nonostante tutto, pero', ricorda che vi saranno sempre persone che ricorderanno agli altri gli enormi e fatali difetti del collettivismo, dell rischio che un governo eccessivamente rapace distrugga le fondamenta della civilta'.
Verranno ascoltati per le loro idee , piu' che per il loro numero; il peso di certi contributi intellettuali alla battagli adelle idee sara' sempre molto maggiore della loro consistenza numerica. Forse perche' abbiamo ragione?
Da questo lato dell'Atlantico, il bisogno di critici del collettivismo e' secondo me ancora estremamente elevato: il trionfo di stati collettivisti "soft", di socialdemocrazie bianche o rosse ci ha regalato decenni di lenta agonia. Cos'altro ci serve per capire?
giovedì, ottobre 27, 2005
C'e' ancora spazio per i libertarians?
Posted by Unknown at 2:02 PM
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