martedì, luglio 22, 2008

un dipendente, dodici amministratori.

Un record. Speriamo. Ovviamente, a pagare sarà soltanto il dipendente, gli amministratori troveranno spazio fra le accoglienti braccia della Regione, soprattutto sde sono del colore giusto.

(ANSA) - PALERMO, 22 LUG - La Regione Sicilia ha deciso di sciogliere
l'Ente Porto di Messina che ha 12 consiglieri di amministrazione e un solo
dipendente. Il governo regionale nominera' un commissario straordinario.


Fonte: Ansa

lunedì, luglio 21, 2008

I filma antiameriacni non vendono? Allora niente film.

I film centrati sulla guerra in Iraq sono stati sinora delle mezze delusioni, eperlomeno dal punto di vista del numero di spettatori. La spiegazione standard è che gli americani ed in generale gli occidentali non vogliano proprio saperne della guerra.
John Nolte offre una spiegazione alternativa: a fare flop rispetto alle aspettative sono i film sostenuti dall'estabilishment di Hollywood, schierato massicciamente a sinistra e impegnato a produrre pellicole antiamericane o scettiche sull'intervento all'estero.

A sostegno della propria tesi porta la storia di "Vantage Point", un thriller prodotto con pochi mezzi ed uno dei pochi film che parla di terrorismo senza denigrare gli USA e che ha incassato decisamente più di quanto sia costato. Il termine "piccolo" è relativo: l'incasso è stato di circa 150 milioni di dollari a fronte di una spesa di 40.
In mezzo a tanti film antiamericani che hanno fallilito al botteghino, insomma, ci si dimentica il film, pro-americano, che ha avuto successo. Un caso?

Immagino che i giornalisti "progressisti" americani condividano uno dei vizi di nostrani: la cecità selettiva. Ciò che non si conforma alla propria visione del mondo non esiste, non è degno di essere raccontato; molto meglio, per lorsignori, sostenere che una platea ignorante e disinteressata non apprezza certi argomenti, piuttosto che ammettere che il pubblico non è interessato ad un film distorto dal desiderio di convertirli alla propria visione del mondo .

Had the media (and Hollywood, for that matter) broadened their focus
from “Iraq-themed” to “War on Terror-themed” films this would have forced them
to talk about the single war film that made a profit: Vantage Point, a little
Islamic terrorist thriller starring Dennis Quaid and William Hurt. This $40
million film was released the month before the Washington Post piece was written
to lukewarm reviews, but still it managed to make a respectable $73 million here
in America and another $78 million overseas — making it by far the biggest
moneymaker of all the war-themed films to come out this last year.


No one wants to talk about the standalone success of Vantage Point
because it’s a pro-American film that portrays the American President (Hurt) as
a noble, brave, and selfless man. Imagine the denial some would be forced to
overcome in reporting that a dozen pro-defeat films failed miserably, but the
one prof-American one didn’t.


Fonte: John Nolte @ Pajamamedia.

In Italia non è mica come in America

IL mercato immobiliare itlaiano non è quello, speculativo e selvagigo, d'Oltreoceano. Ehm, in realtà invece lo è : prezzi in calo anche nelle zone semicentrali, transazioni in diminuzione.

Banche, Quanto devono soffrire i contribuenti?

L'economistra Charles Wyplosz riassume alcune delle posizioni sul dibattito che si è aperto sulal crisi e sui metodi per risolverla od attutirne le conseguenze. Purtoppo, al contribuente tocca pagare almeno parte del conto, ma non è detto che il pretesto della stabilità di sistema impedisca di punire i "coplevoli" e cercare di ripristinare il corretto funzionamento del mercato, senza scivolare nel dirigismo socialista.

L'ammirazione per per Walter Bagehot è condivisibile; è stato un vero precursore, le cui lezioni riguardo al ruolo delle autorità monetarie sono purtroppo soltanto parzialmente applicabili ai giorni nostri; trovo soprattutto ragionevole la raccomandazione di essere spietati con gli azionisti - hanno goduto degli onori, adesso devono sopportare gli oneri; nel caso dei creditori, il dannno deve essere limitato dalle considerazioni di rischio sistematico, ma non deve essere eliminato.

Gli esempi di Svezia e Giappone negli anni 1990 chiariscono il motivo, anche se sono soltanto parzialmente applicabili e mascherati da forme tecniche che fanno sembrare quella svedese una soluzione meno "di mercato" di quella giapponese: la nazionalizzazione svedese, in realtà , ha imitato il funzionamento di un sano meccanismo di mercato, badando soltanto a non danneggiare eccessivamente le banche sane, mentre l'intervento statale giapponese è stato quasi più pervasivo e molto più ambiguo.
Entrambe le nazioni hanno subito una crisi bancaria, ma la reazione fu molto differente. In Svezia, gli azionisti sono stati di fatto espropriati quando il sistema era ad un passo dal fallimento, le banche ricapitalizzate e poi venute rapidamente al miglior offerente. In Giappone, il governo e la banca centrale hanno fatto di tutto per aiutare i banchieri, più che le banche, sussidiando indirettamente o direttamente il sistema e bloccandone così le possibilità di riforma.

Voloro che, in Italia o negli USA, parlano di estensione del ruolo statale, dovrebbero ricordarsi di questi esempi. Un intervento governativo può trattarsi del male minore, ma va mantenuto al minimo livello possibile, soprattutto in temrini di durata. Ricordiamoci che in un settore pesantemente regolamentato come quello finanziario, un intervento statale segnala innanzitutto il fallimento delle regolamentazioni precedenti, e non (soltant) il fallimmento di un mercato portato al guinzaglio e tutt'altro che libero.

Freddie Mac, miracolata dalle Banche Centrali

La prima emissione di debito di una agenzia dopo il piano di salvataggio è sicuramente andata bene, ma evidenzai l'ulteriore aumento della dipendenza dalle banche centrali estere. Adesso è forse troppo tardi per imporre soluzioni virtuose all'ingerenza statale tramite Freddie e Fannie, ma stupisce la volontà di ignorare i segnali di mercato, mettendoli da parte come frutto della mera "speculazione ed affidarsi, di nuovo , a controparti che non possono essere certo definite come puramente di "mercato" o prive di obbiettivi politici. Prima o poi, qualcuno presenterà il conto.

domenica, luglio 20, 2008

Paese civilie l'italia

può accadere che a Milano un anestesista si senta in diritto di dichiararsi obiettore, rifiutandosi in tal modo di alleviare il dolore a una donna che abortisce: la quale, sia letto tra le righe, oltre ad essere una troia bella e buona è pure un'assassina, e un po' di dolore se lo merita tutto, tanto perché le serva da lezione e la induca a comportamenti più conformi alla morale di Santa Romana Chiesa e dei suoi genuflessi sodali.
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Demiurghi per legge

La critica che LF fa del kelsenismo vale per gran parte delle teorie del diritto continentale e per gran parte del diritto in generale, in una societa' semi-regredita al collettivismo. Purtroppo, Kelsen e' perfetto per una societa' burocratizzata: sufficiente ad evitare gli abissi totalitari, inutile per promuovere una societa' libera.
In una civilta' che non sopporta piu' il peso della piena liberta' e responsabilita' dell'individuo, Kelsen diviene il male minore, comparato alla sua razionale conclusione: Carl Schmitt e la motorizzazione del diritto, per la quale dopo tre secoli, si ritorna per necessita' a teorie assolutistiche, o peggio, all'elogio del dispotismo ammantato di forme tecniche razionali.
La vera alternativa e' costituita da teorie del diritto seriamente liberali, quali quelle esposte da Hayek (ed elaborate fra lgi altri da Leoni), ma costringerebbero i collettivisti a demolire le proprie illusioni ed accettare la realta`. Meglio l'oppio socialdemocratico..
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La cosa interessante è che solo se il secondo difetto non è stringente (e quindi il legislatore è effettivamente un demiurgo) il primo difetto si può trascurare. In tutti gli altri casi, cioè sempre, il kelsenismo è un ostacolo per l'analisi scientifica del diritto. Il diritto è l'unica disciplina delle scienze umane in cui si crede che la parola crei automaticamente una qualche entità effettivamente esistente. E' la filosofia giuridica del funzionario statale stipendiato. E' essenzialmente una superstizione, come la magia.
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sabato, luglio 19, 2008

Tanto peggio tanto meglio

SI dice che una volta e' un caso, due sia coincidenza, alla terza qualcuno ci sta provando. E' vero che le buone notizie non interessano a nessuno, ma la stampa italiano ha bellamente ignorato, per quanto possibile, il drastico calo del petrolio e l'inizio della fine dell'emergenza rifiuti (di cui pare che Bassolino stia cercando di prendersi il merito).
In Italia, pare proprio che l'unica cosa che interessi la stampa siano i pettegolezzi su Berlusconi, le sbandate di Tremonti e gli onanismi mentali della magistratura; di cio' che accade nel resto dell'universo non frega nulla, se non porta fango sul nano di Arcore ed i buzzurri che lo votano o se non si conforma alla mentalita' da socialisti in andropausa dominante nelle redazioni.



Hat tip: JimMomo, DAW

Il velo non salva dalle molestie

Sembra la scoperta dell'acqua calda, lo so. Per quanto singolare potesse apparire agli occidentali, molti islamisti hanno sempre sostenuto che il velo serva a ridurre le molestie alle donne. Dall
Egitto arrivnao i freddi dati a dare un contributo alla discussione: il verdetto e' che il velo non salva dalle molestie sessuali.

Hat tip: Hurricane 53

1976


Al confronto, l'eredita' da "socialista cristiano" di Bush non e' nulla; sarebbe succificente, IMHO, smetterla di giocare una partita con regole decise dall'avversario e spiegare chiaramente come Obama e quello che incarna non sono altro che la versione pura e dura degli aspetti peggiori della presidenza Bush, ma senza i suoi pregi. 



"The Ford ad team honed in on his record, with man-on-the-street ads, some filmed on the streets of Atlanta. It was risky, going against the grain of public opinion. But the Ford campaign persisted, and it worked. The McCain campaign needs to take the same risk and to persist in the face of media disapproval. 

Finally, the Ford campaign altered the mood of the nation. Voters then, as now, thought the nation was off on the wrong track. The Ford campaign, with a catchy song, 'I'm Feeling Good About America,' and upbeat ads starting off with shots of Air Force One, argued that their candidate was leading the nation around the corner, making Americans feel proud again. The McCain campaign needs to do something similar, to argue that their candidate can help the nation turn the corner and lead us into better times."

giovedì, luglio 17, 2008

Libano: a futura memoria

In Libano i terroristi rilasciati vengono accolti da eroi. Governo in testa.
Non stiamo parlando di piccoli Nelson Mandela: uno dei festeggiati ha accoppato una bambina a colpi di calcio di fucile, tanto era giudea.
I terroristi hanno colpito Israele per anni, partendo dal Libano, ma troppe nazioni hanno condannato la reazione israeliana come "ingiustificata", perchè il governo libanese sarebbe entità separata dai terroristi; potrebbe darsi, ma li accoglie, festeggia e sostiene.
Ricordiamocelo, per la prossima volta in cui Hezbollah farà di nuovo piovere missili su Israele o lancerà attacchi indiscriminati contro civili israeliani, per poi nascondersi dietro ad un governo che finge di non sapere, non vedere ed essere pacifico: erano tutti d'accordo, sono tutti d'accordo.

mercoledì, luglio 16, 2008

Obamismo

Il senso dell'umorismo non e' una prerogativa di militanti, fedeli alla causa ed altri fanatici üpolitici e religiosi, per i quali il sarcasmo verso il nemico e' sacro diritto di satira, mentre l'umorismo nei loro confronti è invariabilmente insulto razzista bigotto e fascistoide; in Italia ne abbiamo avutew prove per decenni da parte soiprattutto della casta ex-sessantottarda artigliata agli strpuntini del sottopotere editoriale italiota. I danesi sono stait un pochino meno fortunati...

Poca sorpresa quindi che i sostenitori americani del nuovo idolo dei libberal de noantri, Barack Obama, si dimostrino altrettanto intolleranti dei loro corrispettivi all'amatriciana.
Il New Yorker può essere descritto in molti modi, ma è abbastanza a sinistra da impiegare termini come "conservatore" o "repubblicano" come un insulto. Eppure, quando si è permesso di uscire con una copertina che ironizza sulla sospetta "musulmanità " di Obama e sulle gaffe antiamericane ed ultrasinistre della moglie, si sono aperte le porte dell'inferno; apaprentemente, Obama è intoccabile a prescindere dalla libertà di parola o di espressione.

Insomma, è quasi come Maometto, anche per i suoi seguaci...


PS: parlando di sarcasmo venuto male, ecco come un cartoonist di sinistra immagina l'equivalente repubblicano. Nessuno si è sognato di fare altro che sorridere, ovviamente.

lunedì, luglio 14, 2008

Buoni e cattivi

Può una bancarotta essere positiva, può il salvataggio di un azienda essere dannoso? Certamente, soprattutto quando il governo e la casta politica sono all'origine del salvataggio.

Il fine settimana ha visto arrivare dagli USA due notizie di segno opposto: la banca fallita Indymac è falllita ed è stata commissariata dalal FDIC, l'ente di tutela dei depositi.
D'altro canto, il Tesoro e la Federal Reserve hanno lanciato una notevole ciambella di salvataggio a Freddie Mac e Fannie Mae, proponendo che il Congresso fornisca per un periodo "temporaneo" al governo ed alla banca centrale il potere di partecipare ad un aumento di capitale delle due società, di fornire loro linee di credito o di ammetterle alle operazioni di finanziamento riservate alle banche commerciali.

Il fatto positivo, fra i due, è il fallimento, non il salvataggio.

Il fallimento di Indymac è stato in parte causato dalla rinnovata attenzione dei depositanti alla qualità delle banche ove depositano il proprio denaro: un comportamento virtuoso, che premia i prudenti e condanna i mediocri alla chiusura. Se questo atteggiamento fosse stato maggiormente diffuso, avremmo avuto qualche piccola banca fallita in più, ma un sistema più sano in generale e quindi un minor bisogno di intervento statale per salvare grandi istituzioni. Il discorso vale anche per l'Europa, dove l'abitudine alla "banca di Stato" ha spesso illuso il cittadino che potesse depositare ovunque senza considerare i normali rischi d'impresa.

Il mezzo-salvataggio di Freddie Mae e Freddie Mac va invece nella direzione opposta: in quella della prosecuzione del sistema per cui due entità non proprio pubbliche, ma non proprio private vengono di fatto garantite dal governo perchè "troppo grandi per fallire", dopo che tali entità sono diventate giganteschi bubboni infetti proprio grazie allla protezione ed alla connivenza accordata dalla classe
politica.
Freddie Mac e Fannie Mae hanno goduto di un duopolio legalmente sanzionato dal Parlamento; di una regolamentazione protettiva più che prudenziale, grazie a controlli resi elastici e talvolta inesistenti dalla presenza di politici nei consigli di amministrazione, di ingenti finanziamenti soprattutto al partito Democratico.

Soprattutto, abbiamo assistito a decenni di strizzatine d'occhio e frasi ambigue rispetto all'esistenza di una qualsiasi garanzia statale del debito emesso dalle GSE, nonostante su tutti i prospetti degli strumenti finanziari emessi da queste compagnie sia scritto a chiarissime lettere che il governo federale americano *non* garantisce un bel nulla. I veri padroni di Fannie e Freddie sono gli obbligazionisti ed i politici: a questo punto, sarebbe staot opportuno che perlomeno gli azionisti avessero ricevuto lo stesso trattamento toccato a quelli di Bear Stearns - azzerati.

Hat tip: (WSJ) Wall Street Journal

Socialismo e sindacalismo

Preistorici, moderni, transumanti o rimasti con le rose nel pugno, sono sempre fra noi. Soprattutto, con le mani nei nostri portafogli.

domenica, luglio 13, 2008

Ossimori: un politico utile?

Effetti del caldo? Una sottosegretaria utile a qualcosa?

Sporchi imperialisti guerrafondai americani? No, cinesi. E allora cala il silenzio

La BBC ha flimato ulteriori prove della violazione dell'embargo ONU sulla fornitura di armi al Sudan, impegnato ad usarle in Darfur per spazzare via una parte della propria cittadinanza. Il governo cinese non si e' quasi neppure preso la briga di negare. Forse era troppo occupato a proteggere un altro tiranno africano, l'ex compagno Robert Mugabe.

Ovviamente, la reazione dei media occidentali e' stata quantomeno modesta, almeno per il omento. Spero di sbagliarmi, ma se le armi fossero state americane, europee od israeliane avremmo probabilmente un caso sbattuto gia' sulle prime pagine dei quotidiani; non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se una qualsiasi nazione occidentale avesse espresso una sola riserva all'idea di sanzionare il tagliagole dello Zimbabwe.

Saro' noioso, ma questa differenza di trattamento mi fa sempre sorgere dubbi sul motivo di questa ipocrisia, per la quale un "atto di imperialismo" e' tale soltanto se compiuto da occidentali : si tratta di puro e semplice odio per la propria stessa civilta', colpevole , dal punto di vista di molti intellettuali, di avere rifiutato il collettivismo e quindi degna di perire insieme alle illusioni adolescenziali dei cinquantenni e sessantenni ora egemoni nelle redazioni?
Oppure siamo di fornte ad un sottile episodio di razzismo: non ci si puo' certo aspettare che africani e cinesi comprendano l'alta morale che in teoria dovrebbe essere alla base delle decisioni ONU?

Forse prima o poi capiremo la differenza fra l'Occidente moderno e il resto del pianeta, includendo i nostri stessi antenati: tutti hanno creato imperi, ma noi siamo gli unici a sentirci in colpa per questo. I nostri "progressisti" dovrebbero ricordarselo, quando condonano nel nome di un malinteso "relativismo culturale" e dell'anticapitalismo.

COncordare con Sansonetti

Difficle a credersi, ma Sabina Guzzanti riesce quasi a fare il miracolo, ossia farmi leggere un articolo di Sansonetti senza un conato o due.

Hat tip: Camelotdestraideale.it

MA va tutto bene, escluse le banche. Esclusa Fanni Mae. Escluso tutto.

Va bene, la banche fanno pena. Va bene, l'inflazione galoppa. OK, Freddie MAc e Fannie Mae stanno giungendo alla naturale conclusione di ogni azienda di Stato che non viene privatizzata vomletamente, ossia al fallimento. Ma il resto delle aziende continuano a produrre utili , vero?
Ehm. No.
AL momento, sembra che per il terzo trimestre consecutivo le aziende comprese nelll'indice S&P 500 riporteranno risultati peggiori delle aspettative, che erano gia' state sostanzialmente ridotte. Come nei due trimestri precedenti. Il settore finanziario e' indubbiamente il maggior responsabile, ma certi malesseri hanno la sgradevole abitudine di diffondersi, soprattutto quando a prendersi la polmonite e' un settore centrale per il buon funzionamento della nostra economia.


Well, at least the market still has earnings…or not. Headed into next week, when 59 members of the Standard & Poor’s 500-index report earnings, the blended growth rate for the second quarter is for a 14.7% decline in year-over-year earnings. On July 1, the consensus was for an 11.5% decline, according to Thomson Reuters. Barring a major reversal (i.e., manna from heaven), this is going to be the fourth consecutive quarter of negative growth in the stock market. Once again, financial shares are the culprit, as the expectation is for a 72% decline, compared to a 66% decline one week ago. What’s been disconcerting about the past three quarters is this: Generally, analysts lower earnings estimates as the quarter wanes, and companies clear the lowered bar — but that hasn’t happened in the last three earnings periods. But the S&P 500’s actual growth has fallen short of estimates for three consecutive quarters, and it may happen again. “It probably will turn at some point, but for this quarter, your guess is as good as mine – I wouldn’t even wager a guess,” says John Butters, director of U.S. earnings research at Thomson Reuters.


fonte: WSJ

martedì, luglio 08, 2008

Tanto casino per quattro amici al bar?

Almeno avessero uno bravo omce Gino Paoli a raccontarli. Il nulla.

Hat tip:Camelotdestraideale.it

sabato, luglio 05, 2008

Bettini Veltroni Pinocchio

Il partito a vocazione maggioritaria, quello che balla da solo e ce l'ha pacatamente duro si e' appena rimangiato tutto e si appresta a replicare la buona, vecchia strategia prodiana e prima ancora comunista e democristiana: demonizzazione retorica dell'avversario affidata a qualche utile idiota, imbarcamento di qualsiasi manica di pazzi con due voti, galleggiamento spinto in posizione di totale immobilita'.
Andreotti deve essere orgoglioso del suo imitatore Veltroni, l'allievo si avvicina a passi da gigante al maestro: anche il buco nelle casse comunali ricorda lo sfacelo in cui il CAF lascio' i conti pubblici italiani.

Altro che JFK e Clinton: ormai e' chiaro che il divo Giulio e' il mito di Wolter. Insieme, ovviamente, al padre nobile di tutti loro: Pinocchio.

Hat tip:DestraLab

Sola Apple o sola TIM?

L'Iphone 3g arriva in ITalia e la Tim svela le sue tariffe iPhone.
Per avere 5Gb di traffico servono 200 euro, in pratica. IN Germania, T-Mobile li offer a 50 euro al mese di listino e spesso a meno durante le varie offerte speciali.
La fregatura e' di Tim, oppure iPhone costa cosi' tanto da spingere a questo genere di tariffe? Uno socntro fra titani, vista la capcita' di rapina di entrambe le aziende.

PS: escludendo i temrinali Win Mobile, continuo a preferire Blackberry Bold: se proprio devo scegli ere un prodotto "alla moda", fatemi scegliere qualcosa che non sia tecnologicamente arretrato.


Hat tip: Hurricane_53.ilcannocchiale.it

venerdì, luglio 04, 2008

Jotti o Lewinski?

Allora ditelo. Ditelo che pensate che Berlusconi sia un idiota, oltre che il Male. Perche' se davvero, signori sinistrorsi, pensate che il Presidente del Consiglio retribuisca un'avventura galante con un ministero, allora dev'essere completamente rimbambito.
Il Migliore, Palmiro Togliatti, insegna: al massimo, vale un posto da deputata e, all'eta' della pensione, forse la Presidenza della Camera.
Quella era un'altra cosa? Davvero? Purtroppo non disponiamo d'intercettazioni d'epoca, quindi per una volta permettetemi di giocare sporco quanto lo fate voi, sperando che il paragone vi faccia comprendere il punto e la smettiate di fare i moralisti a senso unico.

Rimane un dubbio: se il Berluska e' il Male ed e' anche cretino, com'e' che gli antropologicamente superiori non lo hanno ancora eliminato?

Decade '00, decade persa

Il rendimento delle azioni americane dal 2000 al 2007? 1.66 . Praticamente Zero.

Chi talvolta capita su questo blog sa che, nonostante il mio giudizio positivo su alcuni facili capri espiatori altrui, quali gli USA e la "globalizzazione", altendo ad essere un "orso", abbastanza pessimista sull'andamento della maggior parte dei mercati finanziari.

Il risultato e' tuttavia inquietante anche per me: per vedere una decade con rendimenti tanto magri, bisogna tornare alla Grande Depressione e allo shock petrolifero degli anni Settanta.
Cosa e' successo? Siamo di nuovo di fronte ad una crisi di queste dimensioni? In parte si' e la colpa non e' ne' dei mercati, ne' della globalizzazione.
Gli USA si stanno incamminando verso il percorso gia' seguito in Europa, anche se in maniera forse reversibile e con qualche variazione dovuta al proprio ruolo imperiale: il rifiuto di accettare la realta' e, quindi , l'impossibillita' di reagire alle sfide che essa pone; con il corollario della sfiducia in una economia libera, con il suo meccanismo di prezzi che impietosamente costringerebbero a rimboccarsi le maniche, il ricorso all'intervento statale per mantenere l'ilusione della stabilita'; un aumento dello stato sociale per i poveri e per le aziende che sta gia' riducendo gli investimenti infrastrutturali sia pubblici che privati, in una spirale di interventi colmi di buone intenzioni e di conseguenze "inattese" solo per chi non vuole vedere.

Se non si inverte la rotta, i radical-chic progressisti americani e quelli nostrani avranno cio' che vogliono: un'America europea, un'America impoverita e sconfitta. A seguire, l'ennesima conseguenza falsamente inattesa: un secolo cinese, ossia un medioevo ad alta tecnologia, a cui i chierici traditori si stanno gia' rassegnando esattamente come si erano rassegnati ai sovietici ed ai nazisti una generazione fa.
Saremo tanto fortunati da trovare un Churchill o un Reagan?

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