Mi ha fatto male leggere "Lobby d'Italia" di Francesco Giavazzi, nonostante condivida quasi ogni parola abbia letto.
Mi fa una rabbia incredibile pensare che una persona tanto valida, un degno erede di Einaudi (lui di sicuro lo vorrebbe tanto) in Italia militi all'interno dell'Unione. E' sintomatico del fondo toccato dal nostro paese che un ammiratore della Tatcher si trovi fianco a fianco di Mastella e Bertinotti.
Non ne faccio una colpa a lui o ai due loschi figuri di cui sopra: la colpa e' di un centrodestra liberale a parole, ma ancora tanto statalista, maneggione e parassitario da non riuscire a tenersi ne' un Giavazzi ne' un Monti.
Pensiamoci. Se non risolviamo questo dilemma, le battaglie della causa "fusionista" verranno combattute al massimo da qualche esponente liberal della sinistra.
giovedì, gennaio 05, 2006
Giavazzi
Posted by Unknown at 12:39 PM
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