giovedì, febbraio 16, 2006

Forleo vs. Watergate : 0-1

Purtroppo pero' la Forleo ha l'autorita' per far danni, mentre watergate e' "soltanto" un blogger

Ma l'analisi che fa della sentenza di Milano illumina il provincialismo e il vizio ideologico di cui sono preda gli organi giudiziari milanesi.

il punto nevralgico della sentenza riguarda la definizione di atto terroristico:

«Un atto può essere definito terroristico, in tempo di pace, anche quando determina solo un pericolo indiretto per la popolazione civile. Ma in una situazione di conflitto armato» questo rischio «ricorre con grande frequenza», per esempio «in occasione dei bombardamenti », per cui contano «solo gli atti esclusivamente diretti contro la popolazione civile».

Per arrivare a non-definire atti di terrorismo gli attentati kamikaze contro le truppe americane, si compie una parificazione dello stato di occupazione allo stato di guerra guerreggiata (Un atto può essere definito terroristico, in tempo di pace, anche quando determina un pericolo indiretto per la popolazione civile. Ma in una situazione di conflitto armato questo rischio ricorre con grande frequenza per cui contano solo gli atti esclusivamente diretti contro la popolazione civile).

Questa parificazione non può non suscitare sdegno, dal momento che lo STATO DI OCCUPAZIONE è gestito dall’Onu, che ha riconosciuto, sebbene a posteriori, lo stato di guerra, la fine delle operazioni belliche e soprattutto la legittimità delle forze di occupazione (con una serie di risoluzioni volte a definire il passaggio di poteri – come sta effettivamente avvenendo).

Ricordiamo: Richiede agli Stati membri e alle organizzazioni regionali e internazionali di contribuire all’assistenza della forza multinazionale, comprese le forze militari, come stabilito in accordo con il governo dell’Iraq, per andare incontro ai bisogni della popolazione irachena di sicurezza e di stabilità, di assistenza umanitaria e per la ricostruzione, e di appoggiare gli sforzi dell’UNAMI, la missione Onu di assistenza all’Iraq (risol. Nu 1546)

Ma soprattutto: Condanna tutti gli atti di terrorismo in Iraq, riafferma gli obblighi degli Stati membri contenuti nella risoluzione 1371, 1267, 1333, 1390, 1455 e 1526 e altri rilevanti obblighi internazionali riguardo alle attività dei terroristi in Iraq e fuori o contro i suoi cittadini, e reitera il suo appello a tutti gli Stati membri a impedire il transito di terroristi da e per l’Iraq, di armi per i terroristi, e di finanziamenti che possano aiutare i terroristi, e enfatizza l’importanza di rafforzare la cooperazione tra i paesi della regione, particolarmente i vicini dell’Iraq (idem)

Questa sentenza, sancendo la possibilità, la legittimità di colpire le forze di occupazione, svilisce il percorso di democrazia identificato dalle Nazioni Unite. Inoltre stabilisce che non sempre ammazzare civili è commettere atti di terrorismo, nemmeno quando gli atti derivino da una concreta attività di reclutamento, considerata irrilevante dal giudice, nonostante il fatto che gli indagati fossero stati collegati a un’organizzazione dichiarata terroristica proprio dall’ONU.

Template Designed by Douglas Bowman - Updated to Beta by: Blogger Team
Modified for 3-Column Layout by Hoctro. Credits: Daryl Lau, Phydeaux3