martedì, febbraio 07, 2006

Una prece per l'umorismo

Nantas Salvalaggio su Libero lamenta la morte della satira e dell'umorismo

"Di prima mattina, e a titolo personale, ho portato qualche crisantemo su una tomba ancora fresca: quella del signor Sorriso, alias mister Humor. L'hanno ammazzato i giustizieri dell'Est e dell'Ovest in losca combutta, per vendicarsi di alcune vignette danesi su Maometto. [..]
C'è da temere il collasso della cultura nata da Voltaire e Diderot, i disincantati profeti dei Lumi. Valeva la pena di andare sulla luna per poi precipitare nel buio del più buio medioevo?
Ciò che più insospettisce è che la rivolta di Teheran e di Damasco sia stata organizzata a scoppio ritardato - 5 mesi dopo che le caricature sataniche erano apparse su un quotidiano di Copenaghen. Con un gesto di solidarietà, i giornali d'Europa e d'America hanno ripubblicato le vignette. Ma sono stati lasciati soli da governi pavidi e perfino da rabbini e cardinali che ' in nome della convivenza non vogliono scherzare col fuoco'.
[...]
I cantastorie della mia generazione subiscono questa censura come un pugno nello stomaco. Non era mai accaduto niente di più reazionario negli ultimi 50 anni."

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