Ci voleva Pigi Battista per far guadagnare al grande libertario la prima pagina del Corriere della Sera.
Il prezzo da pagare e' un (pregevole) editoriale sulla fine delle speranze di Rivoluzione Liberale che avevano portato il Cavaliere ad essere il leader di elementi quali Pannella, Martino, Colletti, Urbani.
Si coglie quanto a Battista dispiaccia. E non ha idea di quanto dispiaccia a noi, la prospettiva che le pulsioni liberali rischino forse smorzarsi ulteriormente nella CdL; ma i primi a preoccuparsi dovrebberop proprio essere i liberali di sinistra: se "noi" a destra non avremo una Tatcher, loro a sinistra non potranno mai produrre non dico un Blair, ma nemmeno uno Zapatero e saranno invece condannati ai Prodi ed ai Bertinotti.
Auguratevi, cari amici "sinistramente" liberal, che la fiaccola liberale venga raccolta ed agitata da qualcun altro, oppure il tramonto scendera' su tutti noi.
Prima per i liberali, certamente, colpevoli di aver ragione; poi per i liberal, inutili dal punto di vista elettorale; ed infine poi per le greggi dei collettivisti, perche' l'ultima societa' collettivista che abbia conosciuto un progresso endogeno e' stata l'Egitto dei Faraoni.
giovedì, marzo 16, 2006
Albert J. Nock in prima pagina
Posted by Unknown at 9:59 PM
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