In Bielorussia, mano libera alla repressione, con la benedizione di Putin.
Io capisco che si debba essere realisti e le ragioni dell'abbandono della rachitica opposizione bielorussa sono n numerose. Ma ho l'impressione di notare un filo conduttore che accomuna le pretese extraterritoriali degli islamici in Europa e le pretese imperiali dell'Orso russo in quello che dovrebbe essere il nostro giardino di casa. Questo filo e'la debolezza europea ed occidentale nei confronti delle nuove potenze emergenti e delle nuove minacce: non e' con l'appeasement che si gestiscono i rapporti con mondi premoderni, come l'Islam ed in parte la Russia si ritrovano ad essere, ma con la dimostrazione di potenza, con l'imposizione di paletti asimmetrici, : ossia con l'egemonia. Se non possiamo, per quanto ci si sforzi, essere amati, allora e' necessario essere temuti, questa e' la lezione che la nostr apolitica estera post-moderna non riesce ad accettare. Questo e' il motivo per cui non possiamo permettere a nessuno, nemmeno ad un paese in bilico fra occidente e Cina, sgarbi come quello bielorusso.
NOn per idealismo, ma per un realismo lungimirante.
Io capisco che si debba essere realisti e le ragioni dell'abbandono della rachitica opposizione bielorussa sono n numerose. Ma ho l'impressione di notare un filo conduttore che accomuna le pretese extraterritoriali degli islamici in Europa e le pretese imperiali dell'Orso russo in quello che dovrebbe essere il nostro giardino di casa. Questo filo e'la debolezza europea ed occidentale nei confronti delle nuove potenze emergenti e delle nuove minacce: non e' con l'appeasement che si gestiscono i rapporti con mondi premoderni, come l'Islam ed in parte la Russia si ritrovano ad essere, ma con la dimostrazione di potenza, con l'imposizione di paletti asimmetrici, : ossia con l'egemonia. Se non possiamo, per quanto ci si sforzi, essere amati, allora e' necessario essere temuti, questa e' la lezione che la nostr apolitica estera post-moderna non riesce ad accettare. Questo e' il motivo per cui non possiamo permettere a nessuno, nemmeno ad un paese in bilico fra occidente e Cina, sgarbi come quello bielorusso.
NOn per idealismo, ma per un realismo lungimirante.