Pinocchio posta sull'impiego dello spauracchio dello smantellamento dello Stato da parte dei politici elvetici, molto simile a quello del "liberismo selvaggio" a Sud del Ceresio, dalle nostre parti.
In ogni dove, i politici si lamentano delle pressioni per "smantellare" lo Stato Sociale, un falso clamoroso: persino nelal "ultracapitalista" Svizzera, l'intervento dello Stato e' aumentato vertiginosamente nello spazio di una generazione
Si trata del paradosso del "fantoccio lliberista" ben descirtto da Luigi Einaudi mezzo secolo fa : i politici si invenatno un nemico immaginario, un "liberismo selvaggio" che non si sa come dominerebbe la politica, con la l lodevole eccezione del politico che parla, che si presenta come l'ultimo baluardo dei poveri e degli oppressi. Invariabilmente, alla fine di tale discorso, parte una pletora di proposte per aumentare la spesa pubblica.
Peccato che questo nemico esista solo nella retorica statalista e di fatto non abbia avuto quasi alcuna manifestazione nella realta' , sia insomma davvero un semplice spauracchio.
Di politici liberisti non ve n'e' quasi traccia, salvo lodevolissime eccezioni; tali politici, inoltre, anche nei rari casi nei quali godono di un sostegno popolare e riescono, in casi eccezionali, a giungere al governo, riescono a malapena a ridurre il tasso di crescita della spesa pubblica e ad arginare a stento la crescente invadenza delle burocrazie pubbliche nella vita degli individui, come i dati riportano costantemente.
Sarebbe ora che i nostri politici, statalisti fino al midollo, smettessero di maramaldeggiare: il liberismo e' politicamente un uomo morto da decenni in Europa, cio' che rimane e' una divisione fra statalisti moderati, quasi "loro malgrado" e statalisti orgogliosi di esserlo.
Ci arrecate il danno, per favore evitate la beffa.
In ogni dove, i politici si lamentano delle pressioni per "smantellare" lo Stato Sociale, un falso clamoroso: persino nelal "ultracapitalista" Svizzera, l'intervento dello Stato e' aumentato vertiginosamente nello spazio di una generazione
Si trata del paradosso del "fantoccio lliberista" ben descirtto da Luigi Einaudi mezzo secolo fa : i politici si invenatno un nemico immaginario, un "liberismo selvaggio" che non si sa come dominerebbe la politica, con la l lodevole eccezione del politico che parla, che si presenta come l'ultimo baluardo dei poveri e degli oppressi. Invariabilmente, alla fine di tale discorso, parte una pletora di proposte per aumentare la spesa pubblica.
Peccato che questo nemico esista solo nella retorica statalista e di fatto non abbia avuto quasi alcuna manifestazione nella realta' , sia insomma davvero un semplice spauracchio.
Di politici liberisti non ve n'e' quasi traccia, salvo lodevolissime eccezioni; tali politici, inoltre, anche nei rari casi nei quali godono di un sostegno popolare e riescono, in casi eccezionali, a giungere al governo, riescono a malapena a ridurre il tasso di crescita della spesa pubblica e ad arginare a stento la crescente invadenza delle burocrazie pubbliche nella vita degli individui, come i dati riportano costantemente.
Sarebbe ora che i nostri politici, statalisti fino al midollo, smettessero di maramaldeggiare: il liberismo e' politicamente un uomo morto da decenni in Europa, cio' che rimane e' una divisione fra statalisti moderati, quasi "loro malgrado" e statalisti orgogliosi di esserlo.
Ci arrecate il danno, per favore evitate la beffa.