Il WSJ riporta il calo dei prestiti "Home-Equity"
ossia dei mutui contratti per monetizzare l'aumento di valore di una casa gia' gravata di un mutuo; tramite questo strumento si ottengono lineee di credito al consumo.
Per la prima volta da anni l'ammontare utilizzato di queste linee si e' ridotto, un segnale sicuramente negativo per le prospettive di crescita dei consumi.
Se dovessi scommettere, direi che i prossimi dati sul "consumer spending" non saranno positivi; ma rishicamo una pesante recessione?
Non ne sarei sicuro: esistono attenuanti al fenomeno, che da un punto di vista macroeconomico non e' necessariamente negativo.
In primo luogo, il minore impiego di debito e' paradossalmente un indice delle ingente liquidita' delle aziende: i consumatori comprano a tasso zero, facendosi implicitamente finanzanziare dai venditori di beni di consumi, anziche' farsi finanziare dalle banche.
In secondo luogo, le dinamiche del reddito reale stanno cominciando a mutare: per la prima volta da un decennio, sembra che gli stipendi aumentino maggiormente dei profitti. Sebbene preoccupante nel lungo periodo, in questo caso stiamo assistendo ad un puro riallineamento alla crescita della produttivita' del lavoro, quindi ad un fenomeno sostenibile. Tale fenomeno, congiunto ad un aumento dei tassi d'interesse, fenera una riduzione dell'assunzione di debito: a tassi in aumento, meglio spednere il reddito corrente od impiegarlo per ripagare il proprio debito, piuttosto che pagarvi costi crescenti.
In terzo luogo, il dato di fonso e' evidente: la crescita USA e' fortemente sbilanciata verso la crescita dei consumi privati, a fronte di un settore aziendale liquido e pronto ad investire.
A quest condizioni, l'aumento della domanda in Giappone ed in altre economie avanzate potrebbe permettere un atterraggio morbido, con un aumento delle spese per beni d'investimento da parte aziendale e con un calo , non troppo pronunciato, dei consumi interni americani.
L'alternativa e' decisamente sgradevole e ve la risparmio...
domenica, marzo 12, 2006
Consumi USA - comincia il calo?
Posted by Unknown at 12:33 PM
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