giovedì, luglio 27, 2006

Pensioni salomoniche: ai giovani pensioni dimezzate

Secondo la Ragioneria generale dello Stato, che ha effettuato simulazioni  sull'effetto delle recenti riiforme pensionistiche,  i giovani avranno una pensione dimezzata a parita' di contributi.


Personalmente lo riterrei un buon risultato: mi aspetto che il sistema fallisca ben prima di cominciare a ricevere una pensione dall'INOS, la "previdenza" statale, che costituisce uno dei veri bubboni nei conti pubblici. Il problema italiano delle pensioni e' semplice: anche chi contribuisce per 35 anni e va in pensione a 65 riceve ormai sostanzialmente di piu' di cio' che ha versato.  Al momento non bastano gia' piu' i contributi dei lavoratori per pagare le pensioni, ma deve essere saccheggiata la fiscalita' generale.
Il sistema sarebbe quindi in conclamato fallimento, se non fosse ben nascosto all'interno delle pieghe della contabilita' statale  - quasi un ossimoro - ma le parti politiche e soprattutto i sindacati fingono di non vedere, timorosi delle ricadute elettorali ed in termini di popolarita'  e protetti dall'omerta' dei mezzi di comunicazione.
Anche questa volta, infatti, di fronte ai duri numeri le reazioni sono state pavloviane: il ministro Damiano getta acqua sul fuoco e promette "concertazione", ossia promette di lasciare in piedi la truffa ai danni del cittadino; i sindacati dal canto loro non vogliono neppure cominciare a discutere di modifica di questa nuova manomorta , una gabella feudale pagata dalla parte produttiva del paese ad alcuni interessi organizzati, che la impiegano come il nuovo "panem et circenses".


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