venerdì, luglio 14, 2006

Tassazione retroattiva, arbitraria e reazionaria.

Il post apparso su Meno Stato descrive in  maniera magistrale lo scandalo del pacchetto Visco: la rottura del principio giuridico della certezza del diritto.  Ne consiglio la lettura integrale:

Ogni Governo ha il diritto di modificare le leggi fiscali, ma non in modo retroattivo! E’ già successo, sia con il centro-destra che con il centro-sinistra, di modifiche che cambiavano le regole dell’anno in corso, ma qui siamo all’assurdo che le società immobiliari devono restituire allo Stato l’IVA legittimamente detratta dal 1998 al 2005! Il motivo è che da oggi in poi è stata abolita l’IVA sugli immobili, sostituita dall’imposta di registro, e quindi le società non possono più detrarre l’IVA sugli acquisiti, che diventa un costo aggiuntivo. Ma l’amara sorpresa è l’effetto retroattivo fino al 1998.[...]
non è giusto chiedere indietro soldi relativi agli ultimi 8 anni, che con la precedente legge non erano tasse.

La certezza del diritto è un importante principio di civiltà giuridica, che permette agli operatori di fare piani di medio-lungo termine (che sono quelli che portano sviluppo e occupazione).
Il vice-ministro Visco è persona competente, oltre che professore di scienza delle finanze, per cui lo sa.

Lo sa, lo sa, ma non gliene frega nulla, anzi. Queste norme confermano un sospetto vivo dai tempi delll'introduzione dell'IRAP: il sospetto che Vincenzo Visco sia rimasto fermo ai principi econominci delel monarchie assolute e delle tirannidi orientali, dove non troviamo cittadini, ma  sudditi o polli da spennare.
Una concezione preistorica della ricchezza, degna dei despoti di una economia di rapina, che si coniuga perfettamente con la mentalita' statalista e pauperista, per la quale il denaro e' un male, un fardello di cui alleggerire coloro tanto gretti ed incolti da lavorare per guadagnarselo, elargendolo poi alla casta superiore (loro stessi).

La retroattivita'  della tassazione e' uno degli esempi piu' eclatanti di tale tassazione arbitraria, una delle prime pratiche identificate come liberticide, perche' colpisce al cuore le liberta' individuali, senza toccare tuttavia i "diritti umani"  che  soli sono cari ai democratici e "liberal" dei giorni nostri:  colui che ha il diritto d'ìimporre tasse arbitrarie, anche per il passato, di fatto e' in grado di prapinarci a suo piacimento, al primo segno di autonomia e di esercizio della propria liberta'.

Non e' un caso che l'opposizione ad imposte arbitrarie sia stata alla radice delle grandi rivoluzioni liberali. Vogliamo invece continuare a tacere e rassegnarci ad essere animali da macello? O, per una volta, si comprendera' che quello che sta succedendo per gli "immobiliaristi" e' il destino di tutti noi?


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