sabato, aprile 08, 2006

Debiti politici del Cavaliere

Sergio Romano., stavolta, pone una domanda interessante.
Le leggi ad personam non mi ahnno mai creato eccessivo scandalo. Le ho ritenute il male minore, lo scotto necessario per ottenere riforme liberali; inoltre, alcune di esse sono state il classico esempio di conseguenze inattese: l'interesse privato e' divenuto motore di avanzamento del bene pubblico.
Tuttavia, non dovremmo sottovalutare i notevoli costi politici di alcune di queste operazioni:


"le azioni giudiziarie hanno spinto Berlusconi a pretendere che la sua maggioranza approvasse in Parlamento, per difenderlo, una raffica di leggi, ad personam. Quelle leggi hanno prodotto un doppio danno. Hanno dato al Paese la sensazione che il codice può essere modificato per risolvere un problema personale. E hanno acceso un debito del presidente del Consiglio verso coloro che erano corsi in suo aiuto. Quanti provvedimenti sbagliati o riforme mancate dobbiamo a quel debito?"

Vero. Ma forse parzialmente fuori bersaglio: il cavaliere dovrebbe chiedersi, in realta' , se non abbia grandemente sovrastimato l'entita' del suo debito, se essi siano immaginari. La pura elezione in Parlamento dovrebbe essere la ricompensa per certi figuri, inutile prestar loro ascolto.

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