martedì, aprile 25, 2006

E' piu' pericolosa la vita da strada del braccio della morte.

Ebbene si' . Leggendo un ottimo post di , mi sono imbattutto in questa statistica affascinante, presa da Freakonomics : con soltanto 478 esecuzioni l'anno, la pena di morte negli USA non puo' funzionare molto come deterrente: e' semplicemente troppo rara. Persino per chie si trova gia' nel braccio della morte, si tratta di una probaiblita' di morire del 2 per cento all'anno, mentre il membro di una gang, nelle strade, ha una mortalita' pari al 7 per cento. Significa che il bracico della morte, per alcuni delinquenti, e' un posto piu' sicuro della propria casa!
[G]iven the rarity with which executions are carried out in this country and the long delays in doing so, no reasonable criminal should be deterred by the threat of execution. Even though capital punishment quadrupled within a decade, there were still only 478 executions in the entire United States during the 1990s. Any parent who has ever said to a recalcitrant child, “Okay, I’m going to count to ten and this time I’m really going to punish you,” knows the difference between deterrent and empty threat. New York State, for instance, has not as of this writing executed a single criminal since reinstituting its death penalty in 1995. Even among prisoners on death row, the annual execution rate is only 2 percent—compared with the 7 percent annual chance of dying faced by a member of the Black Gangster Disciple Nation crack gang. If life on death row is safer than life on the streets, it’s hard to believe that the fear of execution is a driving force in a criminal’s calculus.

La pena di morte sarebbe quindi un deterrente inefficace? Parrebbe di si' , per un criminale razioncinante . Il problema, arguisce invece  Caplan,  e' che i criminali tendono a comportarsi  piu' in maniera "behaviorista" che da "aspettative razionali".

Da un lato,  criminals? Freakonomics  stessa ha diffuso uno studio ch emostra come, negli USA, that il tipico picoclo spacciatore guadagna quanto se lavorasse da McDonald's . Esiste una sorta di spiegazione razionale, ma guadagnare a quel modo per un lavoro che ti da' il 7% di crepare entro fine anno non mi sembra una gran testimonianza all'intelligenza del criminale medio.

Piu' rilevante, in ogni caso, e' quello che si definisce l' Availability bias., che in Italiano potremmo definire il "valore esemplare" della condanna.  Come il  Nobel Daniel Kahneman (insieme ad Amos Tversky) ha fatto piu' volte notare, l'individuo medio sovrastima notevolmente le probabilita' di un evento vivido e memorabile. In questo senso, una vivda, memorabile esecuzione pubblica, con tanto di show , proteste e dibattiti, fa un gran lavoro (un po' come i disastri aerei: le probabilita' sono minuscole, ma molti di noi ci pensano comunque).

Il paradosso, quindi, e' che i manifestanti  contrari alla pena di morte, scatenando il circo mediatico, ne stanno probabilmente aumentando l'effetto deterrente, contribuendo a manteenere in vita l'istituzione ed a renderla "piu' efficiente2.

Alla faccia delle conseguenze inattese...



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