Persino il Il Washington Post , molto vicino ai Democratici americani, ammette che persino con un Presidente alle prese scon sondagig poco piacevoli e contro un Partito Repubblicano ancora convalescente dagli scandali legati all'abuso dei lobbisti , alla caduta in disgrazia di Tom DeLay e alle tendenze suicide sull'immigrazione, la sinistra americana rischia di non vincere le prossime elezioni .
Un pessimo segnale e' giunto dall'elezione supplettiva che si e' tenuta in California per sostituire Randy 'Duke' Cunningham (R-Calif.) , ossia il congressista corrotto a furia di regali da Jack Abramoff. Sembrava una passeggiata, ed invece la candidata Democratica, Francine Busby, che concorreva in un "primo turno" contro 18 candidati di un centrodestra frazionato, si e' guadagnata solo il 44 per cento del voto; ci si aspetta una sua sconfitta da parte del candidato del GOP arrivato secondo, sul quale convergera' il voto di moderato precedentemente disperso.
Se i Democratici non riescono a prendersi il seggio di uno dei piu' lerci Repubblicani del Congresso, reo confesso, cosa li attende nel resto della nazione? L'unica possibilita' che hanno e' un Partito Repubblicano che mostra una preoccupante tendenza a suicidarsi , gestendo in maniera orrenda due temi: l'immigrazione, come fece in California con Pete Wilson
e sembra voler ripetere ora con Tom Tancredo ed i suoi boscimani xennofobi; e lo statalismo coniugato con una spesa pubblica fuori controllo ed impiegata come strumento clientalre, come DeLay insegno' e come i suoi epigoni non vogliono smettere di abusare.
Queste elezioni , in sintesi, non verranno vinte dai Democratici, ma perse dai Repubblicani, se si allontaneranno dalla lezione liberale liberista e libertaria di Ronald Reagan.
Rischiano come e' accaduto a casa in Italia , dove la trasmutazione di Forza Italia da embrione del partito liberale di massa a replica del pentapartito si e' accompagnata ad un calo dei consensi.
Un pessimo segnale e' giunto dall'elezione supplettiva che si e' tenuta in California per sostituire Randy 'Duke' Cunningham (R-Calif.) , ossia il congressista corrotto a furia di regali da Jack Abramoff. Sembrava una passeggiata, ed invece la candidata Democratica, Francine Busby, che concorreva in un "primo turno" contro 18 candidati di un centrodestra frazionato, si e' guadagnata solo il 44 per cento del voto; ci si aspetta una sua sconfitta da parte del candidato del GOP arrivato secondo, sul quale convergera' il voto di moderato precedentemente disperso.
Se i Democratici non riescono a prendersi il seggio di uno dei piu' lerci Repubblicani del Congresso, reo confesso, cosa li attende nel resto della nazione? L'unica possibilita' che hanno e' un Partito Repubblicano che mostra una preoccupante tendenza a suicidarsi , gestendo in maniera orrenda due temi: l'immigrazione, come fece in California con Pete Wilson
e sembra voler ripetere ora con Tom Tancredo ed i suoi boscimani xennofobi; e lo statalismo coniugato con una spesa pubblica fuori controllo ed impiegata come strumento clientalre, come DeLay insegno' e come i suoi epigoni non vogliono smettere di abusare.
Queste elezioni , in sintesi, non verranno vinte dai Democratici, ma perse dai Repubblicani, se si allontaneranno dalla lezione liberale liberista e libertaria di Ronald Reagan.
Rischiano come e' accaduto a casa in Italia , dove la trasmutazione di Forza Italia da embrione del partito liberale di massa a replica del pentapartito si e' accompagnata ad un calo dei consensi.