giovedì, aprile 27, 2006

Tav, enensimo giorno del ridicolo

L'Unione Europea ha pubblicato il rapporto dei saggi sulla TAV,  richiesto a gran voce dai no-TAV. Peccato che faccia carne trita di gran parte degli argomenti dei No-TAV; definiti come "disinformazione". La reazione  e' stata tutt'altro che serena: da un lato, manifestazioni di piazza, notoriamente decisive per dimostrare le proprie raigoni in un dibattito serio; in secondo luogo, la pretesa di un "contraddittorio pubblico" fra gi "esperti dei comuni" e gli "esperti della UE". Al di la' delle reagioni dello scetticismo sulla TAV in Val di Susa , che possono esistere, e' curioso osservare come una delle parti in causa esiga che il dibattito scientifico venga sostituito dal reality-show.
 Chiamparino (evidentemente in crisi mistica elettorale) ed Epifani invece si affidano alla burocrazia per non decidere, richiedendo la procedura ordinaria al posto di quella per la legge obbiettivo; di fatto si tratta di una garanzia di affossamento ventennale dell'opera.
Peccato sappiano benissimo che, in assenza di una decisione, il prossimo bilancio UE ci vedra' perdere i fondi necessari; quindi si tratta di una pelosa ed ipocrita manovra per cedere di fronte ai manifestanti senza darne l'impressione, per non decidere nulla fingendosi operativi.
Ovviamente, fra vent'anni i successori dei sunnominati sinistri saranno sulle colonne dei quotidiani a lamentare la malvagita' del governo Berlusconi, che impedi' la costruzione del vitale corridoio transeuropeo.




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