L'Unione Europea ha pubblicato il rapporto dei saggi sulla TAV, richiesto a gran voce dai no-TAV. Peccato che faccia carne trita di gran parte degli argomenti dei No-TAV; definiti come "disinformazione". La reazione e' stata tutt'altro che serena: da un lato, manifestazioni di piazza, notoriamente decisive per dimostrare le proprie raigoni in un dibattito serio; in secondo luogo, la pretesa di un "contraddittorio pubblico" fra gi "esperti dei comuni" e gli "esperti della UE". Al di la' delle reagioni dello scetticismo sulla TAV in Val di Susa , che possono esistere, e' curioso osservare come una delle parti in causa esiga che il dibattito scientifico venga sostituito dal reality-show.
Chiamparino (evidentemente in crisi mistica elettorale) ed Epifani invece si affidano alla burocrazia per non decidere, richiedendo la procedura ordinaria al posto di quella per la legge obbiettivo; di fatto si tratta di una garanzia di affossamento ventennale dell'opera.
Peccato sappiano benissimo che, in assenza di una decisione, il prossimo bilancio UE ci vedra' perdere i fondi necessari; quindi si tratta di una pelosa ed ipocrita manovra per cedere di fronte ai manifestanti senza darne l'impressione, per non decidere nulla fingendosi operativi.
Ovviamente, fra vent'anni i successori dei sunnominati sinistri saranno sulle colonne dei quotidiani a lamentare la malvagita' del governo Berlusconi, che impedi' la costruzione del vitale corridoio transeuropeo.
Chiamparino (evidentemente in crisi mistica elettorale) ed Epifani invece si affidano alla burocrazia per non decidere, richiedendo la procedura ordinaria al posto di quella per la legge obbiettivo; di fatto si tratta di una garanzia di affossamento ventennale dell'opera.
Peccato sappiano benissimo che, in assenza di una decisione, il prossimo bilancio UE ci vedra' perdere i fondi necessari; quindi si tratta di una pelosa ed ipocrita manovra per cedere di fronte ai manifestanti senza darne l'impressione, per non decidere nulla fingendosi operativi.
Ovviamente, fra vent'anni i successori dei sunnominati sinistri saranno sulle colonne dei quotidiani a lamentare la malvagita' del governo Berlusconi, che impedi' la costruzione del vitale corridoio transeuropeo.
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