Panebianco disegna - od annuncia? - scenari "democratici":
"I cambiamenti più radicali si verificheranno nella coalizione che risulterà sconfitta. Sono i perdenti quelli costretti a rimettersi in gioco. Nel caso che a rimetterci fosse il centrosinistra, l'attuale leadership verrebbe delegittimata. Nuovi capi emergerebbero. Sarebbe probabilmente Walter Veltroni il leader destinato a ereditare un'armata in rotta e il compito di rimetterla in piedi. Il tanto discusso «partito democratico» verrebbe più facilmente costruito in caso di sconfitta del centrosinistra che in caso di vittoria. Se entrambi i partiti ottenessero buoni risultati, Margherita e Rosa nel pugno svolgerebbero un ruolo rilevante. Cani e gatti durante questa campagna elettorale, ferocemente divise da laicità e rapporto con la Chiesa, queste due formazioni hanno tuttavia alcune (importanti) cose in comune: sono piuttosto vicine in politica estera (hanno, per esempio, la stessa posizione su Israele) e potrebbero incontrarsi sui temi della liberalizzazione e della modernizzazione dell'economia."
Insomma: un bel partitone amerikano. In quanto ai temi di liberalizzazione dell'economia, mi pare che alcune delel corporazioni incistate nella MArgherita siano persino + inamovibili di quelle in FI: i margheriti dall'evve moscia possono tollerare la liberalizzaaione dei taxi che gli tocca prendere dall'aereoporto, fino a casa in centro. Ma di sicuro non sono interessati a riforme liberali radicali.