lunedì, gennaio 05, 2009

Marco visita: le dimissioni all'italiota nella Seconda Repubblica

Il Sindaco D'Alfonso ritira dimissioni. Il giovin Di Pietro ha fatto scuola, anche se qui sarebbe il caso di far intervenire il ministro Brunetta: il sindaco uscente di galera ha marcato visita, dandosi malato per i prossimi sei mesi. Tempo di tornelli al Consiglio Comunale?
Da bravo Democratico, non si è dimesso, per carità , ma anche sì: per far felici i moralisti doveva farsi da parte, ma le dimissioni formali avrebbero comportato il commissariamento e successive nuove elezioni che ai compagni sarebbero costate il Comune.
Questa malattia è stata una vera manna. Se fossimo come lorsignori a Repubblica o all'Idv, agiteremmo immediatamente lo spettro del golpe sanitario, ma giocheremo a fare i garantisti.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli antropologicamente superiori che pretendevano il ritiro in convento di ogni accusato ben prima della condanna. Non che non fossi d'accordo a veder scomparire socialisti e democristiani dalla scena politica, ma i loro errori erano politici, non certo giudiziari. E in base alle proprie responsabilità storiche e politiche nello sfascio italiano, avrebbero dovuto essere in fondo alla fila per l'oblio, ben preceduti dalla manica di utili idioti o servi sciocchi dei tagliagole d'Oltrecortina.

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