Sulla candidatura di Diaconale alla guida del PLI non posso che condividere Giacalone :
"Auguro al Partito Liberale che Arturo Diaconale sia eletto segretario. Nel vasto mondo della diaspora laica, egli è l’unico che può vantare la produzione costante, giorno dopo giorno, per anni, di idee, proposte ed iniziative politiche, sapendo gestire una squadra e mandandone il lavoro in edicola. Non è stato un fascista, non deve pentirsi di avere gridato “onore al duce” (minuscolo, proto, minuscolo) o di non aver condannato le leggi razziali. Non è stato comunista, non deve vergognarsi d’esser campato con soldi sporchi di sangue, né pentirsi di aver lasciato che i fessi, troppo credenti nelle sue parole di un tempo, abbiano lanciato delle bombe. E’ un liberale, vero. Pertanto è rimasto in minoranza anche quando si sono scoperti liberali quelli che non avevano più un’idea decente e spendibile cui attaccare l’ambizione d’arrampicarsi.
[...] Diaconale ha annunciato la scelta dello schieramento: il centro destra. Non può fare diversamente, oggi. Ho l’impressione, però, che sia il centro destra a dovere fare una scelta di schieramento, se vuole avere un futuro: liberale. "
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