lunedì, gennaio 19, 2009

Un modello per il centrodestra italiano? Forse. Magari.

Ancora una volta, sottoscrivo molto di quello che scrivono  Phastidio e Benedetto Della Vedova, ma temo cheil tempo a disposizione per trarne la corretta lezione si riduca di giorno in giorno.
Le elezioni in Assia dimostrano l'enorme potenziale di una coalizione fra conservatori e liberali/libertari. Le vicende di casa nostra, invece, dimostrano il potenziale di rincitrullimento, con contorno di rischio di suicidio elettorale, per chi non riesce a pensarci e si rifugia nel più becero galleggiare. Perché non omaggerò  del termine nobile di "conservatori"   chi si è lasciato allucinare da una squallida riedizione del peggior compromesso clerico-socialista. Riciclare la sbobba collettivista che ha distorto e forse privato l'Italia e mezza Europa di un futuro di libertà non è degno neppure dei nostalgici del Mascellone:  non c'è nulla di antico, tradizionale o "rivoluzionario", soltanto molto di vecchio.

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