Dopo le buone notizie, ecco le brutte dagli USA: il settore finanziario sembra essere meno ansioso di scaricare crediti sulle spalle della Fed, ma nell'immobiliare non sarei sicuro che la crisi sia passata: di fronte ad una relativa stabilizzazione del settore residenziale, il tornado sembra essersi spostato sul settore commerciale ed industriale, sinora bene o male sopravvissuto allo tsunami creditizio: gli insoluti nel settore immobiliare commerciale e il numero di spazi sfitti stanno salendo bruscamente.
D'altronde, il settore industriale comincia ora a subire gli effetti del relativo calo dei consumi, evidenziato dal traffico portuale americano ai minimi da 4 anni. La situazione viene ovviamente esacerbata dal taglio del credito anche in settori vitali ed in precedenza inondati di liquidità, quale il finanziamento al commercio internazionale.
Hat tip:Calculated Risk
venerdì, gennaio 09, 2009
In una nota meno positiva - tutto tranne la Fed.
Posted by J.C. Falkenberg at 10:11 AM
Labels: Crisi , trade finance , USA
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