Non c'è pace per il Michigan: non solo le tre ex-grandi case americane dell'auto sono a rischio di fallimento, adesso anche il merito di credito della città stessa è stato tagliato al livello di junk bond. Il downgrade è ancora più pericoloso di quanto sembri, perché potrebbe far scattare richieste di rimborsi per oltre 400 milioni di dollari, un evento che trascinerebbe l'amministrazione cittadina verso la bancarotta.
D'altronde, il Michigan non è di certo uno degli stati americani meglio gestiti, dimostrando come il management miope e un sindacato tanto potente quanto venale e di vedute ristrette siano dei tipici rappresentanti della classe dirigente di Detroit.
La magra consolazione è che, rispetto al vicino Illinois, a Detroit sono delle mammolette, dei semplici incompetenti progressisti dalle buone intenzioni: almeno loro, però, non taglieggiano e trafficano da decenni, fino a vendersi un seggio da senatore.
mercoledì, gennaio 14, 2009
Detroit , bond-spazzatura anche dalla città
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