Riporta il Corriere della Sera :
"ROMA - L'Antitrust inviata governo e Parlamento a varare al più presto la riforma delle professioni. «La riforma delle professioni è improcrastinabile anche alla luce delle sollecitazioni degli organismi internazionali». Lo afferma l'Autoritá Garante della Concorrenza e del Mercato nella segnalazione inviata a Parlamento e Governo che accompagna la Relazione sul settore. Nel mirino dell'Antitrust, tra l'altro, tariffe e freni normativi oltre «gli ingiustificati privilegi ai professionisti».
RELAZIONE - La relazione, che è stata approvata nella riunione del 16 novembre 2005, è frutto di due anni di lavoro nel corso dei quali l'Autoritá ha promosso incontri con i rappresentanti di alcuni Ordini professionali per analizzare le restrizioni della concorrenza che ancora caratterizzano il settore. Ne è emersa, in molti casi, la disponibilitá dei professionisti a modificare le regole ritenute obsolete a fronte invece di un atteggiamento del legislatore volto a tutelare posizioni conservative"
Tutto condivisibile, anzi, appena ribadito in un post precedente.
ELiminare almeno un po' dei privilegi immeritati, ossia non conquistati sul mercato dal gradimento dei consumatori, e' doveroso; soprattutto perche' nella gran parte dei casi l'origine e' proprio lo Stato stesso. Difficile, ma indispensabile, provare a smantellare queste barriere all'entrata artificiali.
Quello che non si capisce, visto il tono dell'Antitrust e la riconosciuta natura bipartisan delle coperture corporative, e' il titolo del Corriere: "Antitrust attacca il governo sulle professioni".
Complimenti all'imparzialita' ; se qualcuno avesse dubbi sulle preferenze del Corriere, eccolo servito.
Per finire: quando attaccheremo i privilegi di una delle maggiori fra le corporazioni, i sindacati? Sono la foglia di fico per tutta la mandria di piccoli monopolisti e profittatori del numero chiuso nostrani.